Fresi a TuttoNapoli: "A causa della Gea il mio ritiro anticipato. Juve–Napoli? Tifo per gli azzurri. Per il salto di qualità serve Cassano"

Fresi a TuttoNapoli: "A causa della Gea il mio ritiro anticipato. Juve–Napoli? Tifo per gli azzurri. Per il salto di qualità serve Cassano"
sabato 31 ottobre 2009, 08:00Esclusive
di Salvio Passante
Intervista esclusiva di Tuttonapoli all'ex giocatore del Napoli Salvatore Fresi, detto "Totò"

Intervista esclusiva di Tuttonapoli all’ex giocatore del Napoli Salvatore Fresi, detto “Totò”. In carriera una targa d’argento come miglior giovane della serie B, il Guerin D’Oro, la vittoria di un campionato europeo Under 21, una Coppa Uefa con l’Inter, uno scudetto e due Supercoppe italiane con la maglia della Juventus, prossima avversaria del Napoli. Con il club partenopeo Fresi ha giocato nel 2001-2002 (presidenti Corbelli – Ferlaino, Napoli retrocesso in B) collezionando 23 presenze e un gol.
 

Salvatore, è un piacere risentirti. Come stai?
Molto bene, grazie. Mi rilasso e penso al futuro con serenità e con tanti obiettivi da raggiungere.”

Obiettivi professionali nel mondo del calcio?
Assolutamente no. Del calcio non voglio più saperne. Ho chiuso la carriera da calciatore e sinceramente preferisco dedicarmi a progetti che esulano da uno sport che ho comunque amato tantissimo”

Si nota nelle tue parole un retrogusto amaro, quasi di rigetto e, in effetti, hai “appeso le scarpe al chiodo” a soli 33 anni. Come mai questa scelta?

E’ noto che ho avuto un po’ di problemi e diciamo che la Gea ha influito in maniera netta sulla mia decisione perché mi ha fatto passare definitivamente la voglia di continuare a giocare”

In che senso? Ci puoi spiegare?
Certo. Il rapporto con Alessandro Moggi non è mai stato idilliaco se non all’inizio della mia carriera. Si è definitivamente incrinato quando ero al Perugia, nel 2004. Alla fine dell’anno la squadra retrocesse; provavo a chiamarlo in continuazione affinchè trovasse per me una nuova squadra. Lui però non mi rispondeva mai e così un giorno chiamai dal cellulare di mia madre e, non riconoscendo il numero, rispose. Decisi chiaramente di chiudere ogni rapporto e così accettai la proposta di un altro procuratore, Carpeggiani, che in un giorno mi trovò la squadra (Catania, ndr). Nel momento in cui non ho rinnovato con la Gea mi è arrivata una lettera con la quale la stessa mi contestava il mancato pagamento degli emolumenti per gli anni passati tra Inter, Juventus e Napoli. In realtà questo era un modo per ottenere i soldi sia da me che dalle società per le quali avevo giocato”.

Il campionato, almeno, lo segui?
A dire il vero guardo poco anche le partite. Mi è capitato di vedere per caso Napoli – Milan. Il San Paolo è sempre uno spettacolo incredibile.”

Si avverte che hai ancora affetto per i colori azzurri.
“Senza ombra di dubbio. Ho tanti amici a Napoli, vengo spesso a giocare a golf e questi ed altri aspetti dimostrano il mio legame con la Città. Sono giunto in questo club probabilmente nel momento più brutto di tutta la sua storia. La squadra la fecero praticamente i Moggi che poi abbandonarono team e società al loro destino. C’era tanta disorganizzazione. A parte le divergenze tra Ferlaino e Corbelli, ricordo, tra le altre cose, che ci furono le olimpiadi e partimmo in ritardo con una preparazione massacrante sotto la guida di Zeman. Poi arrivò Mondonico…”

A Napoli la ricordano per quel fallo che fece su Roberto Baggio. Punizione poco fuori l’area, gol di Divin Codino e col Brescia finì in pareggio. Due punti persi al San Paolo e retrocessione quasi inevitabile.
Ecco, questo è un aspetto della tifoseria che francamente non accetto. Quell’anno si susseguirono portieri di dubbio livello che ci fecero prendere gol assurdi, ci fu una gestione discutibile della società, errori evidenti che ogni singolo calciatore commise e tutti si ricordano solo di quell’episodio. Che poi si parla di un fallo che ci può stare visto che di fronte avevo un fuoriclasse come Baggio nei pressi dell’area; il fatto che Fontana abbia preso gol da trenta metri sul suo palo, però, nessuno se lo ricorda.”

E’ vero che dopo quell’episodio Corbelli diede disposizione a Mondonico di non convocarti per le restanti gare?
Francamente non mi ricordo nello specifico, ma furono assolutamente fuori luogo le esternazioni dello stesso Corbelli che parlava di me come di un traditore che si era venduto e che non ero un buon giocatore. Fino a quel momento avevo disputato un discreto campionato e nell’anno successivo feci una grande stagione a Bologna. In quel Napoli ogni episodio era buono per trovare un capro espiatorio per “tutelare” i veri responsabili di una società allo sbando.”

Da difensore, che impressione ti sei fatto di Santacroce, un talento spesso alle prese con problemi caratteriali?
Devo dire che conosco poco il ragazzo. Ne sento parlare un gran bene e mi auguro possa crescere e maturare sia per il suo bene che per quello del Napoli. Con Mazzarri può migliorare tantissimo”

C’è un giovane difensore in giro con il vizietto del gol come lo aveva Salvatore Fresi ?
Ripeto, seguo poco il calcio e non saprei rispondere a questa domanda. Per ricollegarmi a quanto dicevo prima spero solo che per i giovani ci siano agenti e procuratori alle spalle diversi da quelli che ho avuto io. Non parlo di tutti chiaramente, ma ritengo che bisognerebbe radiare tutti coloro che hanno fatto del male a me e al calcio. In altri sport, come ad esempio nella formula uno, funziona diversamente”

Juventus – Napoli. Da doppio ex di turno cosa ti aspetti da questa gara e come vivrà la sfida Ciro Ferrara.
Mi auguro che vinca il Napoli, ma credo che questa sia la peggior partita che potesse capitare agli azzurri: la Juve è in gran forma e vorrà dare continuità ai suoi risultati in chiave scudetto. Anche il Napoli è vivo e pieno di entusiasmo e pur se vedo i bianconeri favoriti, ritengo che nulla è scontato e che ne verrà fuori una sfida avvincente ed aperta ad ogni risultato. Ferrara? Ciro è un ragazzo intelligente e sa benissimo che non sarà facile battere il Napoli di Mazzarri. E’ naturale che proverà a vincere la partita, ma credo che, battute a parte, per lui ogni risultato possa considerarsi gradito”

Inter, Juventus, Napoli. A quale squadra ti senti più legato.
Sono interista da bambino, con la Juventus ho vinto campionato e Supercoppa e con il Napoli avevo grandi stimoli. Indubbiamente l’Inter.”

A proposito di Inter, come ti spieghi le difficoltà per gli uomini di Mourinho in Europa a dispetto di uno strapotere interno?
E’ semplice. Il campionato italiano ha solo quattro o cinque squadre di un certo livello, e tra queste includo anche il Napoli soprattutto in prospettiva. E’ naturale che, non avendo avversari di spessore da affrontare tutte le domeniche, una squadra come l’Inter può avere difficoltà nella costruzione della necessaria continuità sul versante della tenuta nervosa. In Champion’s tutte le squadre sono ostiche e alle gare bisogna arrivarci con quella giusta “elettricità” che probabilmente il campionato italiano non garantisce.”

Lippi e Cassano. Da che parte stai?
“Il Mr è una persona abbastanza permalosa... Non conosco i dettagli della vicenda, ma ritengo che un giocatore come Cassano sia da convocare sempre. Tutti i giocatori importanti hanno i loro difetti, anche Maradona li aveva, poi però quando vanno in campo ti fanno vincere le partite e si dimentica tutto. Ecco, io Cassano lo vedrei molto bene al Napoli. I tifosi azzurri meritano un calciatore così tecnico e spettacolare.”
 

Salvatore, per concludere, ipotizziamo un richiamo, per te irresistibile, delle sirene calcistiche. Cosa ti piacerebbe fare da grande?
E’ difficile che ciò possa accadere in tempi brevi. Se proprio dovessi indicare un ruolo che mi piacerebbe svolgere, direi l’osservatore per una società importante. Credo di avere occhio e mi piacerebbe vedere sul volto di un talento scoperto da me la gioia di indossare la maglia di un grande club.”

E se ti chiedessero di fare l’agente?
E’ una domanda “trabocchetto” (ride, ndr)? Credo che ognuno debba svolgere il suo compito con professionalità e competenza, ed io non credo di essere tagliato per un lavoro del genere. In ogni caso svolgerei il mio compito con correttezza e moralità…”

Con la collaborazione speciale del collega Luca Cirillo.

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