L'EVOLUZIONE TATTICA DEL CALCIO: 6. Il 4-3-3

Dall’Olanda del
Il Sistema a Zona: il 4-3-3 – Prevede quattro difensori, tre centrocampisti, tre attaccanti
Il 4-3-3 è un’interpretazione offensiva del sistema a zona perché è il modulo che permette più soluzioni in chiave propositiva. Fortemente rispettati il concetto di squadra corta, sovrapposizioni e pressing sul portatore di palla.
In difesa sono previsti quattro giocatori dei quali, solo i due centrali sono difensori puri in quanto non partecipano alla fase offensiva. Gli esterni difensivi invece, appoggiano il centrocampo e l’attacco andando in sovrapposizione sui centrocampisti per cercare il cross dal fondo. Gli esterni difensivi hanno anche uno schema alternativo che consiste nel tagliare verso l’area quando l’attaccante esterno si trova in posizione laterale per ricevere palla e andare al cross.
Il centrocampo è composto da tre elementi. Il mediano centrale funge da playmaker posizionandosi davanti alla difesa e più arretrato rispetto ai due compagni di reparto. Il playmaker non partecipa alle sovrapposizioni, ma ha un ruolo tattico diverso e molto importante in quanto riceve ed imposta il gioco dettando i tempi alla squadra. Gli intermedi di centrocampo hanno un compito di contenimento, ma possono anche dare palla agli attaccanti esterni e sovrapporsi.
I centrocampisti nel 4-3-3 dettano il ritmo alla partita distribuendo palloni su tutti i fronti in chiave offensiva appoggiando poi il reparto arretrato in fase difensiva . Tecnica e abilità nel passare la palla non devono mancare a chi ricopre questa posizione in quanto con il centrocampo “a tre”, si corre spesso il rischio di trovarsi in inferiorità numerica nel reparto.
L’attacco è schierato con tre calciatori di cui due esterni larghi. Il centrale d’attacco è il vero finalizzatore e non partecipa alla fase difensiva. Gli attaccanti esterni invece, hanno un compito fondamentale sia in fase difensiva che offensiva. Quando la palla è in possesso degli avversari, devono arretrare sulla linea dei centrocampisti mentre in fase di possesso, devono eseguire continui tagli per favorire gli inserimenti in attacco dei centrocampisti e dei difensori esterni. Gli esterni d’attacco sono gli elementi che permettono di avere sempre la superiorità numerica attraverso l’attuazione dei movimenti studiati in allenamento(schemi). In genere, vanno incontro ai mediani intermedi e agli esterni difensivi per ricevere palla e restituirla quando questi si sovrappongono, ma possono anche allargarsi sulle corsie laterali per andare poi al cross o aprire spazi ai compagni.
Il 4-3-3 è realmente efficace quando tutti i componenti della squadra riescono a mettere in pratica il proprio compito. Per questo motivo, sono poche le squadre che adottano questo modulo e difficilmente si incontrano compagini che usano il 4-3-3 puro con tutte le sue peculiarità.
Il Napoli è stato allenato da Zeman nella sfortunata stagione 2000/2001 che ne sancì la retrocessione. Uno dei due soci, Corbelli, decise di puntare sul calcio del tecnico boemo, ma la strategia non venne pianificata a dovere. Zeman aveva il limite di schierare le squadre solo secondo il suo credo calcistico senza adeguarsi agli elementi a disposizione. Questo fattore non gli ha permesso mai di vincere nulla e non permise a quel Napoli di fare un buon campionato. Il 4-3-3 puro, funziona solo quando tutti i ruoli sono coperti con i calciatori dalle giuste caratteristiche che non significa avere dei fenomeni (Foggia docet). Questo non avvenne e dopo poche giornate di campionato, il tecnico fu esonerato e sostituito da Mondonico.
Stagione 2000/2001, il Napoli schierato con il 4-3-3:
Napoli - Mancini; Saber, Fresi, Baldini, Troise; Vidigal, Matuzalem, Jankulovski; Sesa, Amoruso, Floro Flores. All. Zeman
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