Juan Jesus: "Quando emerge uno come Kvara ci chiediamo da dove salti fuori. Ecco il motivo..."

Juan Jesus: "Quando emerge uno come Kvara ci chiediamo da dove salti fuori. Ecco il motivo..."
Ieri alle 23:15Le Interviste
di Davide Baratto

Juan Jesus, difensore del Napoli, si è raccontato in una lunga intervista sui canali ufficiali azzurri nel format Drive&Talk, in cui calciatori parlano della loro vita privata e professionale mentre sono alla guida. Di seguito un estratto in cui il centrale brasiliano dice la sua riguardo l'evoluzione del calcio.

Questo estro dei brasiliani, questa voglia di divertirsi e far divertire con la palla, da dove pensi che venga?Viene dalla strada, perché giocavamo per strada da bambini. Nel senso che ci divertivamo con gli amici, non c'erano altri giochi da fare, c'era solo il pallone. Si giocava per strada, sui campi di sabbia, su campi buoni e su campi cattivi. Ma ci si divertiva, e per noi il divertimento era giocare a calcio. Quando c'era tempo libero a scuola... a calcio! Sappiamo che il calcio è una parte fondamentale della vita in Brasile. Una cosa che vedo è che oggi, il Brasile come nazionale, purtroppo, ha perso questa cosa. Perché ci sono molti giocatori che giocano in Europa, prima ce n'erano solo pochi, ma erano quelli che giocavano tranquilli.

Non ho mai visto Maradona, ma Ronaldo, il Fenomeno, per me è sempre stato il più forte, perché se ascoltiamo Cannavaro, Maldini, Nesta, tutti questi ragazzi che sono tra i più grandi difensori, che dicono: ‘Ho fatto fatica con Ronaldo’, pensi: ‘Cosa potevo farci, non l'ho nemmeno visto’. Per farvi capire che Ronaldo per noi in Brasile è un idolo, assolutamente perché era il più forte. Il calcio è cambiato molto oggi, non è più la nazionale brasiliana è divertente da guardare. No, perché oggi il calcio è cambiato, ma anche il nostro. Voglio dire, oggi corriamo molto di più, siamo più veloci, siamo più forti. Oggi la qualità tecnica a volte passa in secondo piano. E questo mi dispiace un po', perché oggi conta solo la corsa, la potenza, chi è più forte, chi è più potente... E quando emergono giocatori come Kvara, che fanno la differenza, la gente si chiede: ‘Da dove salta fuori questo?’. Fa cose che non appartengono al calcio di oggi. Stiamo guardando il campionato di quest'anno, la parte alta va bene, ma nella parte bassa della classifica tutti sono vicini, sono sempre partite difficili, bloccate, quindi il calcio è cambiato molto. Oggi sono i dettagli che a volte fanno la differenza. Un errore, magari una punizione, ci sono partite che vanno male. Ma oggi il calcio è molto equilibrato”.