Nello Daniele a TN: "Napul è? Inno del Napoli è un altro. Diego-Pino, c'è un retroscena..."

Nello Daniele, musicista e fratello di Pino Daniele, è stato intervistato in esclusiva ai nostri microfoni: dall'inno del Napoli al rapporto tra Diego e suo fratello Pino, passando per il suo amore per la maglia azzurra. Il 19 marzo in Piazza del Gesù Nello Daniele terrà il concerto "Je Sto Vicino a Te Forever", dedicato al fratello Pino Daniele, nel giorno in cui l'indimenticato artista avrebbe compiuto 70 anni.
C'è ancora l'idea di realizzare un inno del Napoli? Per qualche anno all'ingresso delle squadre, ma anche alla fine delle partite, c'è stato l'inno di Pino Daniele, Napule è. C'è l'idea o c'è mai stata l'idea di fare un nuovo inno del Napoli?
"Io credo che l'idea sia nella mente di tutti i musicisti napoletani: però non si è mai trovata una quadra. A mio avviso, l'inno del Napoli resta quello che abbiamo cantato allo stadio olimpico di Roma in una famosa partita Lazio Napoli degli anni 80': era uno stadio pieno di napoletani e intonammo Oi vita oi vita mia ('o surdato 'nnammurato,ndr). In passato c'è stata Napule è di mio fratello, ma non è un inno calcistico, è un inno alla città. Un vero inno calcistico non c'è mai stato a Napoli e diciamo abbiamo attinto molto da quel "surdato 'nnamurato" che per noi nostalgici resterà sempre".
Puoi raccontarci qualcosa del tuo passato in curva come ultras?
"Essendo uno dei capi ultra, organizzavo anche delle feste con i calciatori: andavamo spesso da Ciro Ferrara. Se torniamo molto indietro posso raccontare un episodio che non è carino: quello di Verona degli anni 80'. Andammo a Verona e ci fu una colluttazione tra noi tifosi e quelli veronesi, ma all'epoca non si usavano coltellini e tutte queste nuove cose, come pistole... oggi sembra un massacro; ci prendevamo a borsate ma più di quello non succedeva mai niente. Oggi è cambiato tutto."
Esiste qualche episodio dell'amicizia tra Maradona e Pino ancora oggi sconosciuto?
"Il primo giorno che si conobbero era all'hotel Royal, noi andavamo spesso lì, quasi tutte le sere giocavamo a carte. Diego era molto curioso, perché lui ha vissuto un anno all'hotel Royal, ed era molto curioso di conoscere Pino. Ne sentiva parlare di questo musicista re di Napoli e si è affezionato alla sua musica infatti. Successivamente ci siamo visti di nuovo a casa di Ciro Ferrara, allora organizzammo una festa dello scudetto. Pino poi ha dedicato dei brani a Diego come "Tango Della Buena Suerte".
Torniamo adesso al Napoli attuale, un tuo pensiero sul Napoli di Antonio Conte?
"A me piace la forza che ci mettono, è una corazzata perché tutte le squadre di Conte lo sono, magari non saranno belle da vedere, però alla fine portano il risultato a casa. Ha dato molta sicurezza, che prima non avevamo. A mio avviso bisogna ringiovanire un po' secondo me la rosa, oggi attaccano tutti Lukaku vorrebbero che sfondasse le porte. É uno che a Conte serve per il suo gioco: lui si porta due persone dietro e li tiene a bada".
Quale stagione del Napoli hai maggiormente a cuore?
"Io ho amato molto il Napoli di Mazzarri con la triade Hamšík, Lavezzi e Cavani. C'erano dei gladiatori come Inler, Dzemaili o come Cannavaro, come Aronica, Grava, diciamo che che era un Napoli operaio e poi davanti era devastante con quei tre tenori".
Che emozione hai provato quando hai ascoltato "Again" il brano inedito di Pino al al Diego Armando Maradona?
"Lui con la sola chitarra ha regalato emozioni a tutti noi: quel brano si è tirato dal cassetto dopo 10 anni ed è arrivato anche ai giovani perché comunque da loro è uscita fuori questa torcia che ha illuminato tutto lo stadio. Non è un brano ritmico ma è comunque piaciuto a tutti".
Il Napoli può battere l'Inter in questa corsa scudetto?
"Guarda, io non lo so però ti posso dire che in questo momento, con l'esperienza del suo allenatore, si potrebbe fare. L'Inter è una corazzata, giocano insieme già da anni e hanno dei calciatori importanti con una rosa più ampia. Noi abbiamo una rosa completa e forte ma non del tutto; loro hanno qualcosa in più, qualche ricambio in più. C'è però anche da dire che loro hanno le coppe quindi confido e spero che l'Inter vada avanti nella Champions. Speriamo che la rosa azzurra tenga ancora questi 11 giornate di giornate che mancano, si deciderà tutto nelle prossime 2-3 partite. Che il Napoli abbia pareggiato all'ultimo minuto e non abbia perso dei punti è per me un segno del destino. Siamo carichi, io sono convinto che fino alla fine comunque durerà la lotta e sarà sofferta. Ma se dovesse arrivare questo scudetto secondo me, sarà più bello dell'altro. Vedo che questa squadra è anche più amata di quella che ha vinto lo scudetto, quella che ha vinto lo scudetto è stata una cosa che succede ogni cinquant'anni in un campionato di Serie A".
Serie A Enilive 2024-2025
![]() |
VS | ![]() |
Venezia | Napoli |
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro
