Luca Bucci: "Napoli, hai un problema in difesa. Ma Britos l'anno prossimo..."

Ha solamente assaporato l'azzurro. E come tutti quelli cui è accaduto, ha capito quanto sia importante per un calciatore un'esperienza nel Napoli. Luca Bucci arrivò a Castel Volturno in un momento d'emergenza, con Gianello e Iezzo che bazzicavano più in infermeria che in campo, e con il giovane Sepe che non offriva garanzie sufficienti. Collezionò una sola presenza nel 2009, a Cagliari, dove il Napoli per giunta perse. Poco importa però: “Ho avuto la soddisfazione di poter dire che la mia carriera si è conclusa in una grandissima società e in una squadra che si avviava a tornare grande a sua volta. Si, è vero: una volta che hai provato come si vive il calcio a Napoli, non vorresti più andar via. Io sarei rimasto anche con un altro ruolo, ma le cose sono andate diversamente”
Magari fosse accaduto qualche anno prima...
“Già. Quando arrivai a Napoli avevo ormai quarant'anni suonati, con qualche anno in meno probabilmente avrei potuto dire la mia diversamente. Ma è inutile pensarci più”
Luca Bucci, oggi preparatore dei portieri del Parma, come giudica la crescita del Napoli finora?
“E' stato avviato un progetto e come tale prevede dei passaggi positivi e negativi. Però credo che da De Laurentiis molti presidenti dovrebbero prendere esempio: sembra che il calcio, se non si hanno i petroldollari, non si possa fare nulla. Invece lui sta cercando di far passare un concetto nuovo: la forza delle idee. Inventarsi qualcosa per fare in modo che anche se non si possiede una disponibilità economica illimitata, si possa comunque fare calcio in maniera appassionata e appassionante”
Il “progetto” ha conosciuto una fermata importante quest'anno. Quella Champions che gli azzurri hanno saputo rendere comunque avvincente, al di là di come è finita a Londra.
“Verissimo. Rimane un pizzico di delusione, e ti spiego pure per quale motivo. Il Napoli forse è andato a giocare lì con la convinzione, inconscia, di essere già ai quarti di finale, dato il risultato dell'andata. Se la partita del San Paolo fosse finita solo 2-1 per gli azzurri, credo che al ritorno il Chelsea avrebbe faticato maggiormente per ribaltare il risultato: la squadra di Mazzarri sarebbe scesa in campo con una tensione diversa”
E invece è arrivata un'imbarcata clamorosa in quanto a risultato. Il Napoli subisce troppi gol, c'è un problema in difesa?
“Il problema potrebbe essere dato dal fatto che giocano quasi sempre i soliti tre. La stagione di una squadra impegnata su tre fronti è usurante dal punto di vista mentale e fisico: ecco, il Napoli avesse avuto Britos a disposizione, avrebbe potuto contare su un elemento importantissimo”
E che fino ad ora è invece un oggetto misterioso.
“Io ci andrei cauto con certi giudizi. Ho seguito la crescita di questo giocatore, ha solo bisogno di giocare tanto – data la sua conformazione fisica – e di farlo con continuità per acquistare quella fiducia necessaria a indossare una maglia che pesa tanto. Sono certo che l'anno prossimo ammirerete un signor difensore”
Da ex portiere: il Napoli è coperto anche per il post De Sanctis?
“Rosati è un ottimo portiere. Ecco, la progettualità di una società sta anche in questi atteggiamenti sul mercato: va a prendere un giocatore che ora come ora ha visto più panchina che campo, ma che sta crescendo tanto proprio alle spalle di un grandissimo come De Sanctis. E quando sarà il momento, si troverà già in casa l'estremo difensore”
Lotta serrata al terzo posto: quante e quali chances ha il Napoli di poterci arrivare?
“Ha tutte le potenzialità per poterlo fare. Certo, le concorrenti quest'anno sono brutte gatte da pelare”
E contro tre di queste (Juventus, Lazio e Roma), giocherà fuori casa.
“E chi ha detto che questo rappresenti un problema? Anzi. Gli azzurri hanno spesso mostrato il loro lato migliore proprio in trasferta...”
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