La dura legge del palco di Dimaro

La dura legge del palco di Dimaro
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martedì 19 luglio 2011, 11:19Diario dal ritiro
di Redazione Tutto Napoli.net

Questa volta la scafatezza di un maestro del mercato come Mino Raiola, ha dovuto fare i conti con la genialità del tifoso azzurro.
In tanti avevano ormai compreso la tattica ricorrente dell'ex pizzaiolo, oggi poliglotta, capace di destabilizzare, intorno ad ogni suo assistito, l'ambiente sportivo, per poi rendere agevole il trasferimento ad altro club, finanche con la benedizione dei tifosi, mai propensi a perdonare chi "tradisce".
Questa volta, però, il sig. Raiola ha dovuto fare i conti con chi da sempre è abituato a vivere recitando per sopravvivere, in una quotidianità che il procuratore col passaporto olandese ben ha conosciuto nella sua infanzia ma che, purtroppo per lui, troppo presto ha dimenticato.
Dal palco di Dimaro, si è consumato l'ennesimo colpo di teatro (non ce ne voglia De Laurentis, padre putativo del cinema moderno) nella vicenda Hamsik, dove a un certo punto tifosi e compagni di squadra, presenti numerosi sotto a una pioggia battente, hanno con un solo coro annientato la tattica del procuratore-guastafeste, avviata con la ormai famosa intervista al quotidiano slovacco e proseguita in maniera subdola, quando ormai si sentiva già certo di strappare al Napoli, il campione azzurro.

"...Chi non salta rossonero è..." - Il palco sembrava potesse cedere sotto i saltelli convinti e pieni di amore verso i suoi colori da parte di un calciatore che ormai sembrava già in partenza. Da ieri, dunque, e per la prima volta, possiamo dire di aver assistito dal vivo ad uno strappo clamoroso di un contratto già scritto, grazie a un coro di un gruppo di tifosi che, volontariamente hanno sfidato un procuratore sul suo terreno di gioco preferito, che purtroppo per lui è da sempre il pane quotidiano del napoletano, della città di Napoli, della nostra città, che come il Napoli, si può solo amare.

Ferruccio Fiorito