Diario da Dimaro - Vulcano De Laurentiis, la bufala Lavezzi-Balotelli e la maglia-scaramantica
DIMARO (VAL DI SOLE – TRENTINO), 19 LUGLIO 2011 – Altro che Vesuvio. Aurelio De Laurentiis è davvero un vulcano d‘idee e d’iniziative come ha avuto modo di nuovo oggi di sciorinare nel corso della presentazione della maglia alternativa di campionato ufficiale del Napoli nella quale è stato ancora una volta l’autentico anfitrione. Non solo però il presidentissimo in Val di Sole. È bastato infatti che Giorgio De Giorgis s’incontrasse con Riccardo Bigon durante l’allenamento del mattino sul campo adiacente il torrente Meledrio perché si scatenasse la curiosità di tutti, e non solo dei giornalisti, nella tribunetta riservata alla stampa e ai tifosi. Giorgio De Giorgis, si sa, è il procuratore di Roberto Mancini. Così come è certo da tempo che il Manchester City pressi molto da vicino i dirigenti del Napoli per portare l’argentino alla corte proprio di Mancini, né è una novità che ai napoletani non manchi di certo la fantasia. In verità se davvero la trattativa tra l’agente di Lavezzi e il direttore sportivo del Napoli fosse in dirittura d’arrivo non si sarebbe svolta così alla luce del sole e davanti agli occhi di tutti. Semplicemente De Giorgis ha offerto al Napoli un paio di interessanti giovani della Triestina che verte oltretutto in gravi condizioni economiche.
Di bufala in bufala: Lavezzi al Manchester City in cambio del prestito di Mario Balotelli e svariati milioni di euro. O almeno questa è la notizia che girava nel pomeriggio tra le televisioni e le radio nazionali. Di sicuro è che il Manchester City, se davvero volesse portare Lavezzi oltre Manica, basterebbe staccasse un assegno da trentuno milioni di euro che altro non è che la clausola rescissoria per rescindere il contratto del fuoriclasse argentino con il club partenopeo. Di tutto e di più: Mazzarri ha confermato anche l’altro giorno che l’attacco del Napoli gli va bene così com’è. Anche con Lucarelli nel ruolo di papà di Cavani, Hamsik e Lavezzi. E poi francamente ve lo immaginate voi Mario Balotelli a Napoli? Noi no. Soprattutto in considerazione del suo spaventoso ingaggio: oltre i quattro milioni di euro.
Si diceva della presentazione delle nuove maglie del Napoli che si è svolta a mezzogiorno in punto nel gentile Teatro di Dimaro. Doveva essere solo un incontro con la stampa e invece Aurelio De Laurentiis ha chiesto ai giornalisti se poteva far accomodare in platea anche i tifosi partenopei che pressavano all’ingresso del palazzo. Così è stato e l’effetto è stato pure gradevole. Con i fans azzurri che ad ogni impennata del loro presidente se ne uscivano con frasi di sostegno e di ammirazione particolarmente colorite. La divisa alternativa di campionato del Napoli è stata confezionata dalla Macron e, come la prima azzurro force, ispirata alla gloriosa stagione del primo scudetto di Maradona. È gialla, stilosa e raffinata con i numeri che rimandano alla linea di venticinque anni fa. L’hanno indossata gli otto neo acquisti del Napoli che ormai il produttore cinematografico si porta sempre fieramente appresso. Cioè Antonio Rosati, Mario Alberto Santana, Gokhan Inler, Marco Donadel, Blerim Dzemaili, Federico Fernandez, Miguel Angel Britos e Roberto Colombo. Inler con l’88 e Britos con l’85. Ovviamente i due portieri, Rosati e Colombo, erano vestiti non di giallo ma il primo d’arancio e il secondo di bianco. Ci sarà anche una maglia per l’Europa che sarà mostrata domani sempre da Federico Zurleni, direttore sport marketing Macron. Anche se Aurelio De Laurentiis ha promesso ai tifosi: “In Champions giocheremo con la maglia che ci avrà portato maggior fortuna in avvio di stagione”. Scaramantico e sempre più napoletano
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