Panettone "Motta" indigesto al Napoli

Panettone "Motta" indigesto al NapoliTuttoNapoli.net
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
venerdì 7 gennaio 2011, 10:30Rubriche
di Giuseppe Giannotti
Destino che il Napoli con l’Inter debba sempre perdere con troppi gol. Troppo sfocato Cavani, un imbuto infinito il pressing degli azzurri che ora dovranno eliminare dalla zona Champions la Juve!

C’era il timore (non tanto velato) che anche questo Napoli arrivasse“distratto” ancora una volta alla fine della sosta natalizia, quasi come una sorta di liturgia, ma che a fregarlo 2 volte fosse uno che si chiama Motta (come il più famoso dolce milanese) è il massimo! Una maledizione più che una tradizione.
LA PARTITA: Se favorita(sulla carta) doveva esserci questi era il Napoli(cinico fuori casa e avanti in classifica), e infatti PUNTUALE arriva il gol dell’altra squadra. 1 a 0 al 3’ dopo una perfetta triangolazione degna dell’Inter mondiale.

Eccola dunque ritrovata(nel morale e in gran parte nei titolari). Ora hanno tutti i contropiedi di questo mondo per far male. Ma il Napoli non è sotto choc, anzi, si rimette in moto con la calma dei forti, non si è secondi in classifica per caso.

Poco dopo il vantaggio interista buca la porta avversaria in fuori gioco(Dossena al cross) è dimostra ai campioni del mondo che non è la finalista dell’Intercontinentale!
Il Napoli gira attorno all’Inter e trova il varco giusto al 25’ con una perfetta spizzicata di testa in mezzo all’area di Pazienza (1 a 1). Lontano dal San Paolo, il buon Michele è micidiale(4 gol).

Turbinio con pressing a 100 all’ora intorno al 33’,sradicata la palla più volte ai possenti difensori di Leonardo, essa comoda a Maggio in area, che ahinoi spreca il tiro del vantaggio.

PRIMO segno premonitore, perché questa volta davanti c’è una squadra tosta, ritrovata,esperta, orgogliosa, quella che da 7 anni punisce puntualmente qualsiasi Napoli si affacci all’ombra di San Siro.

Milito poco dopo grazia il Napoli da 2 passi, altre volte l’avrebbe solo toccata sotto misura e fatto gol.

SECONDO segno premonitore, il Napoli gigioneggia in mezzo al campo, ha la gara in pugno e l’Inter teme il contropiede. QUI la differenza la farà la TESTA(inteso come colpi prima e mentalmente dopo), perché al 37’ da un cross del redivivo Maicon arriva come una furia(fin troppo libero di colpire) la “crapa pelada” di Cambiasso che insacca il 2 a 1.

2° TEMPO: Avrei tanto voluto raccontarVi un simil-secondo tempo, ma ahimè(ricordate il fattore TESTA?).

Arriva puntuale, addirittura da fuori area un missile di Motta che si infila nel sette, 3 a 1, siamo al 10’.

Ma la zona Napoli poteva cominciare(altro che 94’), già ad inizio ripresa. TERZO segno premonitore, a 2 passi dalla porta Hamsik mette fuori a portiere battuto, era la palla del due a due, scommettete che la truppa di Leo non segna più?

Ma tra i SE e i MA, ecco la maledizione del “dopo-Natale”, una sorta di zucchero velato ereditato dalla tavola imbandita che “addolcisce” quel cinico e granitico Napoli ammirato fino al 2010!

QUI viene fuori tutto quel Napoli che ci piacerebbe conoscere in futuro, quello raramente messo in soggezione, quello che ha sofferto calciatori dall’esperienza infinita. La prova ne è che, per ben 2 volte il buon Zanetti è sembrato Eto’ò, superando in slalom uno,due, tre difensori azzurri arrivando a un passo dall’apoteosi.
IL FATTORE TESTA è stato decisivo, 3 misere spizzicate sotto porta di Maggio, Lavezzi e Zuniga, appoggi al portiere beffardi, ma che sono state le uniche che la rocciosa difesa interista ha lasciato al Napoli. Non c’era Cavani ne il vecchio Capitano a provarci, nessuna palla gol che si siano creati quei giocatori “quantità” che sono Yebda e Sosa.

Qui un giorno Mazzarri ci spiegherà perché non vuole un “faro” che illumini le serate NO (del Pocho) per esempio.

La cabala negativa ha fatto il resto, una sorta impercettibile di rassegnazione che sarebbe scivolata in un attimo se solo il Napoli avesse fatto il gol del 3 a 2, in qualunque momento esso fosse arrivato. Pensare che di tempo c’è ne era abbastanza… per fare 2 o 3 “zone-Mazzarri”.

Ma di fronte stavolta il Napoli per la prima volta aveva una squadra più cinica e orgogliosa, che se avesse perso avrebbe terminato la sua stagione nel giorno della Befana(troppo per chi è 5 volte campione in carica).

Destino che il Napoli con l’Inter debba sempre perdere con troppi gol. Troppo sfocato Cavani, un imbuto infinito il pressing degli azzurri che ora dovranno eliminare dalla zona Champions la vecchia Signora!