L'EVOLUZIONE TATTICA DEL CALCIO: 7. Il 3-5-2 e la variante 5-3-2

L'EVOLUZIONE TATTICA DEL CALCIO:   7.  Il 3-5-2 e la variante 5-3-2
martedì 22 luglio 2008, 10:00Rubriche
di Marcello Pelillo
Tuttonapoli vi racconterà in otto domeniche l'evoluzione che la tattica ha avuto negli anni. In questa settima puntata illustreremo il 3-5-2 e la variante 5-3-2. Nel prossimo appuntamento illustreremo il 3-4-3 e il ruolo del fantasista

Il sistema a zona: il 3-5-2 – Tre difensori, cinque centrocampisti, due attaccanti.

 

Il 3-5-2 è un sistema di gioco che consente una grande copertura a centrocampo dove sono schierati cinque uomini. In difesa ci sono tre marcatori centrali che sono supportati inevitabilmente dagli esterni di centrocampo. Questi ultimi, devono arretrare sulla linea dei difensori nella fase passiva di gioco e devono sostenere gli attaccanti in fase propositiva, inserendosi negli spazi. Una delle varianti del 3-5-2 è quella di avanzare il centrocampista centrale e farlo agire da regista a ridosso delle punte. In questo caso, i centrocampisti “stringono la linea” schierandosi “a quattro”, ottenendo così un 3-4-1-2. Questa variante è spesso utilizzata per consentire l’utilizzo del fantasista senza affidargli compiti di copertura che svolgerebbe se schierato al fianco del centravanti.

Nel 3-5-2 il centrocampo è fondamentale. In fase difensiva,  tale modulo consente una copertura importante nelle vie centrali del campo. Proprio per questo, il 3-5-2 viene utilizzato quando manca un vero regista difensivo che sia bravo a dettare i tempi del reparto e a far bene “l’elastico”. La stessa copertura non è assicurata sulle fasce laterali dove si rischia di andare in inferiorità numerica, soprattutto contro squadre che adottano un 4-4-2 o un 3-4-3. Per evitare difficoltà sulle corsie, è fondamentale il raddoppio di marcatura dei mediani interni a sostegno degli esterni di centrocampo. In fase offensiva, il ruolo dei centrocampisti è altrettanto importante. Gli esterni devono avere enormi doti atletiche perché devono svolgere in maniera equilibrata sia la fase passiva che attiva di gioco. Anche i mediani interni devono saper difendere, per quanto illustrato in precedenza,  sostenere le punte e avere le doti tecniche necessarie per adottare un buon possesso palla. Per queste ragioni, il 3-5-2 rende al massimo se si ha a disposizione un centrocampo completo. E’ un modulo che si basa soprattutto sul centrocampo e produce risultati quando si riesce ad adottare il pressing in mediana e il possesso palla. Questo accade perché con il 3-5-2 non sono possibili le sovrapposizioni. La fase d’attacco si può sviluppare solo aggredendo con il pressing e adottando il possesso palla che, contestualmente ai continui movimenti delle punte, favorisce gli inserimenti dei centrocampisti. Per far ciò sono necessarie doti atletiche, fisiche e tecniche dei centrocampisti.  

 

Il Napoli di Reja adotta il 3-5-2 da due anni a questa parte nonostante non sia il modulo preferito dal tecnico goriziano. La scelta del modulo dipende esclusivamente dai calciatori che si hanno a disposizione e i risultati hanno dimostrato che questo modulo si addice molto a questo Napoli. Gli azzurri non hanno ancora un vero regista difensivo anche perché il mercato non offre molto e così, Reja ha puntato sul centrocampo a cinque che consente un’adeguata copertura alla retroguardia. Per il futuro Fabiano Santacroce potrebbe coprire questo ruolo, dopo aver acquisito l’esperienza necessaria che si sposerebbe bene con le grandi doti tecniche del giocatore. La scelta di questo modulo da parte di Reja è nata durante il torneo di Serie B allo scopo di dare innanzitutto un equilibrio alla difesa priva, tutt’ora, di una vera regìa.

 

La variante 5-3-2- E’ la variante difensiva del 3-5-2. Il difensore centrale svolge un ruolo molto importante in quanto, nella variante a uomo, funge da libero mentre nel sistema a zona, si occupa dei raddoppi di marcatura. I tre centrocampisti si dispongono a triangolo e sono molto vicini per coprire la zona centrale lasciando ai difensori laterali il presidio delle fasce. Il centrocampista centrale è il raccordo tra difesa e attacco. Gli attaccanti devono essere molto mobili per effettuare tagli sugli esterni, creando così spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. Spesso il Napoli di Reja ha adottato il 5-3-2 durante alcune trasferte della scorsa annata.

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