2018, DICEMBRE AZZURRO - Il ritorno di Milik, Anfield amara ed il caso razzismo su Koulibaly
Carlo Ancelotti continua a plasmare il suo Napoli, distanziandosi sempre di più dall’idea di calcio di Maurizio Sarri. Il mese di dicembre vede palesarsi l’emblema di questo cambiamento, con una squadra sempre più cinica e pronta a portare a casa risultati pur non giocando al top delle proprie possibilità.
E’ il mese di Arek Milik, redivivo dopo un inizio di stagione costellato di critiche e un minutaggio poco continuo, in alternanza con Insigne e Mertens. Nell’attacco a due, però, Arek trova nuova linfa e contro l’Atalanta è proprio lui a mettere dentro il gol vittoria a cinque minuti dalla fine, dopo il vantaggio iniziale di Fabiàn ed il pronto pareggio dell’ex Duvàn. Il Napoli si impone, poi, tra le mura amiche contro il Frosinone, ancora nel segno di Milik (una doppietta) e di un Adam Ounas che comincia a stuzzicare il pubblico azzurro non solo con le sue giocate funamboliche ma anche con cinismo sotto porta.
Bene in campionato, il Napoli si trova ad affrontare il match decisivo in Champions contro il Liverpool. Ad Anfield gli azzurri hanno due risultati su tre, addirittura potrebbero anche perdere con un gol di scarto e conquistare ugualmente la qualificazione, a patto che la squadra di Ancelotti segni almeno un gol. I reds, però, restano i vice campioni d’Europa ed una delle difese più solide del vecchio continente: sotto gli occhi della Cop si manifesta proprio il risultato che condanna gli azzurri, 1-0 per il Liverpool e Salah che condanna il Napoli all’eliminazione dalla Champions. La squadra partenopea esce, nuovamente, a testa alta ma con il rammarico di non aver sfruttato le grandi prestazioni della fase a gironi per conquistare l’accesso agli ottavi.
Cinismo, come detto in avvio. Il Napoli in campionato prosegue la sua cavalcata e mette a segno due vittorie di misura, contro Cagliari e Spal, nel segno rispettivamente ancora di Arek Milik e di Raul Albiol. E’ tempo poi, per la prima volta per il calcio italiano, del boxing day: il 26 dicembre il Napoli si presenta a San Siro per affrontare l’Inter, ma l’epilogo è disastroso. I cori razzisti contro Koulibaly che portano all’espulsione dello stesso difensore, esasperato da un clima impossibile, il rosso ad Insigne e la rete di Keita Balde nel finale che sancisce una brutta sconfitta per il Napoli. A tenere banco, però, resta il razzismo negli stadi che ancora vede come vittima sacrificale Kalidou Koulibaly.
Gli azzurri chiudono l’anno con una vittoria sofferta e pirotecnica contro il Bologna di Inzaghi: 3-2 al San Paolo e gara che si risolve soltanto nel finale con il gol all’88’ di Mertens, preceduto dalla doppietta di un sempre più protagonista Arek Milik. Il 2018 si chiude con diverse delusioni per gli azzurri, dalla corsa Scudetto sfumata tra Firenze e San Siro, l’eliminazione dalla Champions con nove punti, il caso razzismo di Koulibaly. La consapevolezza forte di questa squadra, però, è quella di avere un top player seduto sulla panchina. Dopo aver cominciato in sordina e sulle orme di quanto lasciato da Sarri, Ancelotti sta continuando a plasmare la sua squadra. In attesa di scoprire cosa ci riserverà il 2019, TuttoNapoli chiude così questo racconto del 2018 augurandovi buon anno!
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