Il “Ministro della difesa” con un reparto pronto alla rivoluzione

Il “Ministro della difesa” con un reparto pronto alla rivoluzioneTuttoNapoli.net
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 5 giugno 2021, 22:00Notizie
di Francesco Carbone
“Spalletti è il Ministro della Difesa”. L’ex tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, dopo un pareggio in campionato contro l’Inter dell'ottobre 2017, definì in questo modo l’allora allenatore nerazzurro Spalletti.

“Spalletti è il Ministro della Difesa”. L’ex tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, dopo un pareggio in campionato contro l’Inter dell'ottobre 2017, definì in questo modo l’allora allenatore nerazzurro Spalletti. Gli azzurri ebbero un predominio di gioco incredibile ma l’Inter riuscì a imporre lo 0-0 e quel risultato scatenò la reazione, anche ironica, di Sarri nel post gara. La definizione però calza a pennello perchè il neo tecnico del Napoli, da sempre, cura alla grande la linea difensiva con sincronismi e cura dei dettagli che negli anni l’hanno contraddistinto.

UN REPARTO IN BILICO - Ancora non è partita concretamente l’era Spalletti, ma, il tecnico di Certaldo, dovrà subito fare i conti con la situazione relativa alla difesa. Il reparto arretrato del Napoli, tra tutti, è quello destinato a subire più modifiche. Sarà il reparto che verrà maggiormente rinnovato viste le partenze certe di Maksimovic e Hysaj, in scadenza di contratto, e la posizione interlocutoria di Ghoulam. Il grande nodo è, pero’, relativo alla posizione di Koulibaly, uno dei maggiori indiziati a partire in presenza di una offerta importante. In quel caso resterebbero solo Manolas e Rrahmani come difensori centrali. Da capire anche la situazione dei terzini. L’unico intoccabile è Di Lorenzo, mentre per Mario Rui il futuro è ancora da decifrare. Spalletti si troverà a fare i conti con un reparto destinato a subire delle modifiche.