Pres. AIC: "Aumentare numero partite sta svalutando il prodotto"
(ANSA) - ROMA, 18 NOV - "Aumentare ulteriormente l'offerta televisiva di partite equivale a diminuire il livello del prodotto venduto, svalutandolo e mettendo a rischio l'integrità fisica dei protagonisti". Così Umberto Calcagno, presidente AIC, commenta la ricerca "Injury Time", realizzata dalla stessa associazione calciatori che mette in relazione come all'aumentare delle partite crescano esponenzialmente anche gli infortuni.
A riferimento sono state prese le ultime due stagioni che hanno avuto mondiale ed europeo a distanza di 16 mesi e non 24, "impendendo ai giocatori di recuperare le forze e di performare al meglio delle loro qualità", ha aggiunto Calcagno sottolineando un dato della ricerca che evidenzia come un calciatore con 55 partite di club nelle gambe statisticamente rischia di essere indisponibile per almeno 70 giorni in una stagione. (ANSA).
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