Napoli, il "Garilli" è un tabù

Napoli, il "Garilli" è un tabù
sabato 14 febbraio 2004, 01:39Il commento
di Domenico Varavallo
Gli azzurri non espugnano il campo del Piacenza dal 22 ottobre 1995
Sessantanovesimo minuto: punizione di Andrè Cruz, di poco avanzata dalla bandierina del calcio d'angolo (quasi un corner corto). Sinistro a giro del brasiliano che urta il fianco sinistro di Mirko Conte prima e la gamba di Taibi dopo, per poi terminare in rete su deviazione dell'estremo difensore piacentino: Napoli in vantaggio al "Garilli" di Piacenza. Sullo 0-1, propiziato dal piede magistrale dell'indimenticato Cruz, si fissò il risultato che permise ai partenopei di occupare il quarto posto della classifica. Da quel giorno, in data 22 ottobre 1995, gli azzurri non si sono più imposti sul suolo piacentino. Ma quello di otto anni e mezzo fa era un altro Napoli, il Napoli di Vujadin Boskov, uno degli allenatori più longevi all'ombra del Vesuvio. Come otto anni fa, invece, sulla panchina del Piacenza si rivede Luigi Cagni che di quel match ha un brutto ricordo: il tecnico emiliano svenne dopo la gara, quella gara che per gli azzurri restò a lungo anche l'ultima vittoria in trasferta ottenuta nella massima serie (il record negativo fu spezzata dalla vittoria contro la Lazio nel gennaio 2001). Ora, dopo quattro anni, si rivedono nello stadio piacentino le due compagini, stavolta però nella cadetteria: l'una, il Piacenza, a due punti dalla capolista, l'altra, il Napoli a un punto dalla zona retrocessione. Lo scenario doveva essere ben diverso, magari dovrebbesi assistere a un match di alta tensione. E invece lo scenario è tragicamente questo. Almeno per il Napoli. L'ultima gara disputata contro la troupe emiliana fu nel 1998, allorchè un guizzo del napoletanissimo Rastelli (che vestirà i colori azzurri quattro stagioni dopo) giustiziò a quattro minuti dal termine il Napoli allora allenato da Galeone, che in quell'occasione registrò la sua seconda presenza sulla panchina partenopea (subentrò al dimissionario Mazzone). Una curiosità: Simoni e Cagni al "Garilli" si sono già opposti una volta: era nel febbraio 1997, allorchè un siluro di Scienza (altro campano), al 33' permise al Piacenza di imporsi sulla truppa di Simoni. Esattamente dopo sette anni si incontrano, ironia della sorte, i due allenatori, guidando le stesse squadre di allora. E chissà se stavolta i precedenti non si ripeteranno!