ITALIA: DONADONI, ACCENDI UN DIAVOLO IN ME…!

ITALIA: DONADONI, ACCENDI UN DIAVOLO IN ME…!
martedì 10 giugno 2008, 14:40Euro 2008
di Giuseppe Giannotti
In mezzo al campo proprio l'anima di quel Milan che non ha saputo conquistare la qualificazione in Champions, ovvero: Ambrosini, Gattuso ed in parte Pirlo hanno tradito il C.T. azzurro.

Eh si, il giovane Roberto non c’è l’ha fatta, il cuore rossonero che per quasi un ventennio ha battuto nel petto della fortissima ala milanista ha avuto la meglio. O meglio, la “peggio” visto come è finita. In mezzo al campo proprio l’anima di quel Milan che non ha saputo conquistare la qualificazione in Champions, ovvero: Ambrosini, Gattuso ed in parte Pirlo hanno tradito il C.T. azzurro.
Si è scesi in campo con la volontà di fare bene, ma la mente ed i muscoli di chi doveva tirare la carretta era slacciata dai buoi, e tutta l’Italia è scivolata in mezzo ai campi di tulipani così ben organizzati in quasi tutte le parti del campo.
Quanta tenerezza per noi che scriviamo su un portale napoletano vedere quel viso sorridente di capitan Cannavaro. Un sorriso che ogni volta che le telecamere si soffermavano sullo scugnizzo partenopeo si andava lentamente spegnendo. Dapprima incredulità nel vedere i suoi compagni di reparto lasciarsi superare con estrema facilità, poi rassegnazione quando Van Der Saar faceva il “Buffon” allungandosi come una molla sulla punizione di Pirlo che poteva chissà riaprire una partita ormai andata a male!
A Napoli sapevamo quanto fosse importante ed indispensabile un certo Diego Armando nell’economia del gioco di quel Napoli stellare, ma che l’assenza di un napoletano doc potesse essere così devastante in quel reparto…nessuno lo aveva pensato, visto l’orgoglio degli azzurri quando vengono chiamati all’emergenza pura!
Insomma, si sperava che la difesa azzurra potesse arginare un attacco in fondo rappresentato solo da quel Van Nistelrooy. Ed in effetti, il terzo gol il grande Gigi era riuscito ad evitarlo, e se l’Italia va in giro col titolo di campione del mondo lo deve anche al suo portiere.

Ma il destino ha voluto che il vantaggio venisse proprio da quel centravanti che spesso ha avuto a che dire con Mister Van Basten, una rete nettamente da annullare, ma le regole UEFA sono sempre da interpretare, peggio del codice civile italiano.
E’ così con le pive nel sacco, mentre il tabellone mostrava la gaffe dell’arbitro svedese a tutto lo stadio, gli azzurri subivano la seconda rete con Di Natale in…marcatura! Povero Capitano in panchina, chissà quante volte avrà maledetto quell’impatto in allenamento. Fabio non sorrideva più, lo faceva solo l’incoscienza e la simpatia di Cassano che durante il riscaldamento, salutava alcuni fans sul due a zero per gli olandesi. Forse era ancora sicuro di ribaltare il risultato con la sua classe, ma aveva scelto la serata sbagliata.
Altre analisi, altre ipotesi le lasciamo alle vostre considerazioni, perchè è ovvio che dopo un tre a zero tutti hanno il diritto di dire la loro.
Un ironico striscione messo in mostra dai supporter azzurri ad inizio partita e subito inquadrato dalla regia internazionale dettava così: “PREMUTA D’ORANGE”. Beh, per il momento nel frullatore della vergogna ci siamo finiti noi. Ma per non rimanere completamente MUTU senza giustificazioni, bisogna ora battere la Romania, alle 18 di venerdì sotto il sole tiepido svizzero.
Ci aspetta il cannoniere viola e l’interista…CHIVU..ol essere lieto sia, della qualificazione non vi è certezza!