ADL ha asfaltato chi lo perculava: è lui a brindare per la genialata sul caso Osimhen
E alla fine vince Aurelio. Perché se non lo avete capito, è andata così. E se qualcuno prova a raccontare il contrario, non ha compreso bene la situazione. Il Napoli esce dall’impasse Osimhen con una Mandrakata degna di Gigi Proietti in Febbre Da Cavallo, un coniglio dal cilindro che elimina un grosso problema per Conte, che non voleva in nessun modo reinserire un calciatore che si era rifiutato di giocare durante l’estate, e alleggerisce le casse del club.
Il Napoli riavvolge semplicemente il nastro, prendendosi tutte le garanzie del caso e scommettendo sulla voglia di rivincita di Osimhen. Che è uno che gioca per se stesso e che, dunque, in Turchia ci metterà corpo ed anima per trovare qualche nuovo ricco acquirente disposto a pagare fior di quattrini per lui. Per come si era messa la situazione, al gong del calciomercato italiano, non era possibile ipotizzare una soluzione migliore. Col club che si tutela, inserendo una clausola di rinnovo automatico in caso non riuscisse a venderlo entro quest’anno, accettando di abbassare la clausola (ma i tempi del mercato stanno cambiando, da ottusi non capirlo e non adeguarsi).
De Laurentiis ha asfaltato chi lo perculava da giorni per non essere riuscito a cedere Osimhen, dovendo così pagare il pesante stipendio. Sfottò davvero prematuri, fatti anche a colpi di bicchieri e champagne, che qualche giorno dopo però è evaporato nelle gole di chi si era intestardito a scommettere su un cavallo, che s’è poi rivelato perdente. Ancora una volta il Napoli ne esce a testa alta, perdendoci magari qualcosina, ma non la dignità. Senza piegarsi ai ricatti di questo pallone sempre più inquinato dagli isterismi di calciatori e agenti. Tutto in congelatore, col club che tra un anno potrà incassare i frutti di questa operazione praticamente perfetta. In alto i calici!
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