IL BISCOTTO E' RIMASTO NELLO SCAFFALE!

IL BISCOTTO E' RIMASTO NELLO SCAFFALE!
mercoledì 18 giugno 2008, 20:34Euro 2008
di Giuseppe Giannotti
Se la sono vista brutta i diabetici, a forza di sentire parlare di "biscotto" si sono visti salire gli zuccheri senza aver nemmeno aver visto l'ombra del dolce più fabbricato al mondo.

Se la sono vista brutta i diabetici, a forza di sentire parlare di “biscotto” si sono visti salire gli zuccheri senza aver nemmeno aver visto l’ombra del dolce più fabbricato al mondo.
Ma meglio non sono andati i malati di cuore del pallone, che mai come ieri sera hanno surriscaldato il povero telecomando, per una volta i genitori sono stati più veloci dei figli a fare zapping a mò di play-station! Una sorta di altalena tra Olanda e Romania e la nostra partita, che alla fine ha visto ancora una volta volare alto lo stellone azzurro.
Siamo nei quarti, grazie Van Basten (si pentirà?), le pedine francesi sono state abbattute, ora ci aspetta la Torres spagnola, sarà tutta un'altra musica, ma bisogna tenere alto il prestigio del “mady in Italy”, evitare insomma di scrivere “Fabegras in Espagna”.
Ma cari amici del portale in fondo siete contenti dell’Italia? Siamo convinti che il più è fatto? Le statistiche dicono che passato il primo turno, gli azzurri sono arrivati almeno in semifinale!
Io sono rimasto un po’ perplesso nel vedere una Francia ferita dalla espulsione di un suo calciatore, e dall’uscita per infortunio del suo uomo migliore Ribery. La Francia non si è arresa, il centrocampo era quasi sempre nelle loro mani, o nei loro piedi, con un uomo in meno.
Tutti a criticare il buon Donadoni alla vigilia dell’Europeo se non avesse convocato Del Piero e Cassano insieme, ovvero come avevamo già scritto, il passato ed il futuro della Nazionale in vista del Mondiale africano. Ebbene, l’ex ala rossonera lo ha fatto, li ha concovati. Cosa inaudita invece che non ha fatto l’antipatico per antonomasia Domeneq. Il C.T. francese ha lasciato a casa Treseguet, e l’ala che poteva servirlo meglio, il romanista Mexes. Poteva finire in altro modo se avessimo giocato in undici alla pari ieri sera? Domanda inutile cantava una vecchia canzone di Lucio Battisti. Ogni partita nasconde episodi e paturnie arbitrali atte a destabilizzare ogni pronostico della vigilia.

Erano 30 anni o quasi che l’Olanda non ci batteva, l’ho ha fatto nel modo più semplice e offensivo possibile, senza riguardo per i campioni del mondo in carica. Erano 30 anni che non battevamo sul campo la Francia, ieri è accaduto nel momento più delicato del cammino degli azzurri in Svizzera. I corsi e i ricorsi storici nel calcio sono sempre alla porta, pronti per essere ricordati e smentiti.
Stiamo assistendo ad una media parata di stelle, da Cristiano Ronaldo a Villa, da Ibraimovic a Buffon. Chi sono mancati? Beh, per ora proprio “quei due”. Del Piero e Cassano. Sono mancati i tocchi di classe e spudoratezza pura. L’orgoglio di Capitano pro-tempore ha pesato più del dovuto ad Alex, e ieri sera, al di là del compitino, il mesto Cassano si è limitato ad incoraggiare il pubblico insieme ad uno stanchissimo Gattuso, che a sua volta doveva incoraggiare gli azzurri in campo. Ma da Cassano vogliamo il compitino? Ottimo il suo equilibrio mentale alle provocazioni francesi.
Ma dal talento barese vogliamo questo? Certo che no! Un dribbling riuscito? Una finta delle sue? Un pallonetto a scavalcare la difesa dei blue? No, niente di tutto questo. Si è vista invece (ma ormai passa per normale amministrazione), chissà perchè, l’ennesima paratona del Buffon nazionale, che ha evitato il pareggio su un tiro maligno di Belzema! Con la Spagna oltre al cuore immenso che mettono questi ragazzi vorremmo vedere in campo qualche tocco di classe in più, è questo che fa dell’Italia la squadra col titolo mondiale sul petto, vero Cassano, vero Del Piero? E soprattutto vero Toni? Quei gol sotto rete sbagliati in modo orrendo, mi ricordo li sbagliava a Napoli un certo Braglia, gli anta lo ricorderanno, a Milano invece la faceva da “padrone” un certo Calloni, e un certo Blisset, ma qui siamo a livelli europei diamine, forza azzurri dunque, che domenica sia festa non solo sul….calendario!