Nando De Napoli: "Rambo"

Nando   De   Napoli: "Rambo"
giovedì 22 aprile 2004, 15:30Amarcord
di Alessandro Lugli
Due scudetti,ma quanta voglia di andare via......
Nando De Napoli è uno di quei giocatori indispensabili, per qualunque squadra. Giocatore eclettico, potente, dal tiro portentoso, ottimo marcatore, e instancabile cursore. Avellino lo valorizzò, ma Napoli lo glorificò. De Napoli è stato una grande bandiera per lo sport campano. Uomo di umili origini, in campo dava sempre tutto se stesso. Fortuna volle che Salvatore Bagni, lo studiasse e lo facesse diventare suo più che degno erede. Nando De Napoli ha iniziato la sua splendida carriera nel Rimini di Arrigo Sacchi, poi l'esperienza dell'Avellino. Grandi partite che lo portarono nella stagione 1985/86, in nazionale. Da qui il mundial messicano. Chi, in quei giorni vide giocare "Rambo", si stropicciò gli occhi. Gare giocate ad alto livello. Emozione tanta, ma voglia di esserci il doppio. Alla corte del Napoli di Maradona, "Rambo", vince due scudetti, una coppa Italia, una Coppa Uefa, e una Supercoppa di Lega. In Nazionale è il centrocampista ideale della squadra di Vicini. Sempre puntuale in ogni chiusura difensiva e rapido nel controattaccare, dopo gli anni partenopei, anni gloriosi senza mai una stecca, De Napoli ipotizza il desiderio di cambiare aria, e indica come scelta il Milan di Berlusconi. Nel Milan non gioca mai, e quel che vince il Milan, non è mai un successo anche di De Napoli. Troppo lontani i due mondi. Molti addetti ai lavori, dicono che Berlusconi comprò il "Rambo" dell'Irpinia solo per toglierlo al Napoli. E ci riusci in pieno. De Napoli, a fine carriera andò alla Reggiana e qui è diventato General Manager. Dopo Napoli, De Napoli, ritornò un giocatore normale.