Alessandro Cuomo, il cinema il suo obiettivo. Napoli nel cuore

Alessandro Cuomo, il cinema il suo obiettivo. Napoli nel cuore
venerdì 8 marzo 2013, 10:55Sport e Varie
di Francesco Molaro

Tifosissimo del Napoli, da sempre legato alla sua città alla sua terra. Alessandro Cuomo, segue la squadra grazie al nostro sito, alle immagini, poche, trasmesse sul satellite. Si informa sui risultati della squadra di Cavani e compagni ma ora il suo grande sogno è il cinema.

Prossimamente uscirà il tuo film, ce ne vuoi parlare?
Il titolo è “Bologna due agosto” , Il film mette  in luce gli Anni 70: i NAR, I servizi segreti deviati, la strategia della tensione, sono una miscela esplosiva che si traduce in attentati violenti contro inermi cittadini, come la strage di Bologna del 2 Agosto del 1980. Nel cast c’è anche Martina Colombari. Io vesto i panni di un avvocato penalista.
Com’è stato per te rivivere in scena quei momenti?
Quando ho letto la sceneggiatura mi sono subito documentato sui fatti, ed è al quanto assurdo che dopo tutti questi anni non si sia fatta ancora chiarezza su una vicenda così grave. Il mio regista Giorgio Molteni è stato molto attento ai minimi particolari. Sarà un film che farà molto discutere…

Un  film ambientato fine anni 70, prima volta?
Fine anni 70 si. Sinceramente mi domando come facevano a vestire così male. Capelloni e giacche veramente trash, alla prova costume mi sono guardato allo specchio e sembravo invecchiato di 20 anni. Mi sono  piaciuto di più al Cortometraggio “Il Silenzio di Lorenzo”  regia prima dell’attore  Nicola Acunzo  ambientato negli anni ’50. Doppio petto e baffetto alla siciliana per intenderci .

A quale personaggio che hai interpretato, sei più legato?
Devo dire che sono legato a tutti i personaggi, perché ogni carattere che interpreto è come un figlio. Ma forse quello che ha un qualcosa in più è nel ruolo di “Stalker” , nel cortometraggio “Sit ness”  prodotto da Enzo Morzillo. Mi sono divertito molto perché l’ho interpretato in chiave comico/drammatica ispirandomi ad un ragazzo della mia palestra che  fissava le donne come uno “Stalker” appunto .

Sappiamo che sei stato qualche mese a Los Angeles, ce ne vuoi parlare?
Città splendida, clima fantastico e la tranquillità che si respira per le strade è qualcosa di straordinario. Ho fittato la casa ad Hollywood a 100 metri dalla famosa  “Walk of Fame”  la strada con i nomi di tutte le stelle mondiali.
Che effetto ti ha fatto camminare su quella strada?
Strepitoso, tutte le volte che ci passavo, rileggevo  i nomi, immaginando quanti sacrifici e quanto sudore ci sono alle spalle di un artista, per meritare tanto. Ogni giorno mi soffermavo su un nome nuovo che mi era sfuggito prima, poi andavo  a casa e cercavo su internet  la biografia.
Cosa ci puoi dire del cinema Americano?
Altro mondo! In America viene premiata la meritocrazia, e per una ragione semplicissima: nessun produttore è disposto ad investire 100, 200, 300 milioni di dollari e rischiare un flop con attori raccomandati. Ci sono attori provenienti da tutto il mondo, in ogni bar o ristorante ne trovi almeno due che ci lavorano, fanno sacrifici per stare li  aspettando la chiamata dei casting .
Quante possibilità  ci sono per riuscire ad emergere ad Hollywood  ?
Mi viene in mente la canzone di Gianni Morandi: Uno su mille ce la fa.

E tu credi di farcela?
Per il momento ci sono stato solo in vacanza, guardo con ammirazione chi oggi raccoglie i frutti di un lungo periodo di gavetta. Incontrando qualche produttore di Hollywood ai quali ho mostrato i lavori fatti  , più di uno mi ha detto che somiglio a Robert De Niro.
E tu in merito cosa dici?
Non scherziamo… i complimenti fanno sempre piacere  e danno carica, ma per il momento io ad Hollywood ci abito solo…
Ti senti pronto per un film importante?
Direi proprio di si. Soprattutto se la sceneggiatura è scritta bene, è da quella che parto sempre. Da buon napoletano , scaramanticamente non dico altro, posso soltanto dire che ci sono diverse opportunità che sto valutando  in terra straniera… Vi terrò aggiornati.
Cosa ti manca dell’Italia?
Mio padre e mia Madre che hanno capito l’importanza di sostenermi in qualcosa che rappresenta per me uno scopo di vita. La pizza e sicuramente la squadra del Napoli