Rinvio Bologna-Milan, Repubblica: partita politica, ha spinto anche Lotito (alleato di ADL)
Bologna-Milan non si giocherà. Alla fine ha vinto il sindaco della città felsinea Lepore che ha rinviato la gara a data da destinarsi, scatenando molte polemiche. Il Milan voleva fortemente giocare, anche perché ha due giocatori squalificati, Theo Hernandez e Reijnders, che col rinvio della gara del Dall'Ara saranno costretti a scontare la squalifica nella partita successiva, ovvero lo scontro con il Napoli capolista.
I rossoneri si erano resi disponibili a giocare ovunque. Dall'altro lato il Bologna non voleva scendere in campo senza i suoi tifosi, che sarebbero stati penalizzati dalla decisione, ma sarebbe stata penalizzata anche la squadra e la raccolta fondi per gli alluvionati (che sarà spostata sul recupero di febbraio). La maggioranza in Lega alla fine ha votato il rinvio, al termine di una partita che è prima di tutto politica. Tra le due riunioni, come sottolineato da La Repubblica, "c’è stato chi, come Lotito, storico alleato di De Laurentiis, faceva campagna per il rinvio".
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