Nuove risorse per il finale di stagione: Conte punterà anche su queste 5 riserve

Nel calcio - come nella vita - l’imprevisto è spesso la scintilla dell’impresa. E così, mentre il Napoli affrontava l’ennesima emergenza tra infortuni e partenze annunciate, sono emersi volti nuovi e inattesi protagonisti, capaci di trasformare la crisi in opportunità. Ci si sofferma La Gazzetta dello Sport. Il primo nome è quello di Juan Jesus, veterano spesso sottovalutato, che ha saputo prendersi sulle spalle una difesa orfana di Buongiorno e in attesa del mercato. Ma non è stato l’unico: a Monza è toccato a Rafa Marin, classe 2002, esordire dal 1’ con personalità, riscrivendo in positivo le previsioni più cupe.
E se in difesa l’affidabilità è emersa tra le pieghe dell’emergenza, in attacco è esplosa la duttilità di Leonardo Spinazzola. Esterno basso, poi nel tridente offensivo: il suo impatto nella trasferta di Firenze ha sorpreso tutti, guadagnandosi un ruolo sempre più centrale nel finale di stagione. A centrocampo, Billy Gilmour ha saputo sfruttare l’assenza di Lobotka e Anguissa per brillare contro l’Inter, mentre Giacomo Raspadori - “part-time” di lusso - ha spesso fatto la differenza: assist, gol pesanti e giocate decisive come quella per McTominay a Monza.
Infine impossibile dimenticare Philip Billing: entrato tra lo scetticismo generale, ha firmato l’1-1 contro l’Inter che ha cambiato volto alla stagione del Napoli, restituendo ai tifosi la speranza. Quando la panchina si rivela un tesoro nascosto, anche le crisi possono diventare trampolini. E il Napoli, oggi, lo sa bene.
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