Juve-Napoli sagra degli ex e degli scudetti persi in albergo
Perché questa non è una partita come le altre. Sul Corriere dello Sport ci si proietta alla sfida di venerdì sera tra Juve e Napoli: "È il calcio dell’ultimo decennio. È un revival di quei favolosi Anni 80. È l’epica d’un tempo vissuto. È costume. È Nord contro Sud e in questi 180 minuti tra andata e ritorno è pure il Sud (bianconero) contro il Sud (partenopeo). È persino retorica. È un romanzone popolare. È un viaggio nel passato. È una sagra degli ex - da Allegri a Giuntoli - che sta lì, a ricordare che i rimbalzi e le traiettorie d’un pallone appartengono alla vita.
È Juventus-Napoli, scudetti contesi, conquistati, perduti, evaporati (in un albergo nel 2018), sublimati ognuno a modo proprio, di corto muso o con vantaggi spaziali, dominando un’epoca - dal triennio di Conte al quinquennio di Max alla stagione di Sarri - oppure demolendo chiunque, come ha fatto Spalletti. È un’ora e mezza che sta lì, riempie le pareti di Maradona e Platini, illumina e seduce con le movenze dei ricordi, poi s’allunga nell’immensità e sa pure di futuro, perché c’è sempre un domani".
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