La delusione è alle spalle: via l'asterisco, il Napoli ora è capolista solitaria

La delusione è alle spalle: via l'asterisco, il Napoli ora è capolista solitariaTuttoNapoli.net
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Oggi alle 12:40Notizie
di Fabio Tarantino
fonte di Antonio Gaito per Tmw

Il gol allo scadere di Angelino all'Olimpico, arrivato allo stesso minuto di quello del pareggio meritato dei nerazzurri nel derby, poteva rappresentare una sliding doors del campionato ed un contraccolpo mentale notevolissimo per il Napoli di Antonio Conte. La situazione psicologica di questo testa a testa è mutata però nuovamente ieri con l'Inter letteralmente crollata a Firenze: 3-0 subito dai nerazzurri, mai realmente in partita, ed ecco che il Napoli può considerarsi la reale capolista (oltre che Campione d'inverno), senza più l'asterisco, e soprattutto con l'inerzia mentale nuovamente rovesciata in vista della sfida all'Udinese in un Maradona per l'ennesima volta sold-out. Ai partenopei l'occasione di rifare il pieno di entusiasmo, provare ad allungare a +6 e mettere pressione ai nerazzurri, attesi dalla nuova e delicata sfida alla Fiorentina. Ad Antonio Conte il compito di trasformare in energia ulteriore quanto accaduto al Franchi anche se pubblicamente il copione sarà di isolarsi sul proprio cammino.

Il dubbio di Conte ed il test infrasettimanale
L'emergenza in difesa è finita, il tecnico del Napoli recupera Alessandro Buongiorno e quindi può permettersi anche riflessioni. Rispetto al momento dell'infortunio le cose sono cambiate: Juan Jesus, disastroso nella scorsa stagione, in un collettivo che funziona a meraviglia ha offerto ottime prestazioni al punto che Conte ed il suo staff non hanno affrettato il recupero di Buongiorno ed ancora oggi non è del tutto certo di riprendersi il posto contro l'Udinese. In questo senso il test infrasettimanale contro il Giugliano (3-0, gol di Raspadori, Simeone e Okafor) è servito anche a far rivivere le sensazioni della gara (e degli scontri) a Buongiorno. Non solo: al vaglio anche le condizioni di Okafor in modo da poter calibrare il lavoro migliore (anche personalizzato) per averlo presto in condizioni quantomeno vicine a quelle dei compagni di squadra.