Il Napoli ha molteplici identità: strategia e gestione del gruppo le nuove armi di Ancelotti
Non capita a tutti di battere il Liverpool, specialmente in questi ultimi anni con la gestione Klopp che ha forgiato una squadra che solitamente macina gioco ed avversari. Il Napoli l'ha fatto ed ha persino annichilito i vice-campioni d'Europa, attualmente in vetta in Premier League, costretti a fare scena muta con 0 tiri nello specchio come non accadeva da tempo immemore. La copertina è stata di Lorenzo Insigne, autore del gol-vittoria e che sotto la gestione Ancelotti si sta consacrando a suon di reti decisive (è già a quota 6) giocando più vicino la porta da seconda punta. In generale però molti hanno attribuito il successo con i reds a Carlo Ancelotti per come ha preparato il match e per le scelte dovute proprio al piano gara. Come ad esempio l'impiego di Maksimovic da terzino destro, ma che in realtà ha stretto per una sorta di difesa a tre che in fase di possesso ha messo fuori gioco il punto di forza di Klopp, ovvero il pressing altissimo che costò la goleada al Napoli in estate: gli azzurri sono invece usciti appoggiandosi su cinque giocatori, compresi i laterali, con i reds che hanno girato a vuoto, perdendo le solite certezze e lasciando spazi alle spalle per essere infilati dopo la prima pressione.
Un Napoli diverso quasi ad ogni partita. E' questa la filosofia di Ancelotti che un paio di settimane fa lo disse apertamente: "Voi dite che questo Napoli non ha ancora un'identità precisa, ma in realtà il mio calcio non si basa su un'identità riconoscibile, un'impronta di gioco ed una sola filosofia come quella di altri allenatori. Io voglio proprio un Napoli con molte identità". Del resto il tecnico del Napoli ha già utilizzato 21 elementi, ovvero tutti quelli a disposizione, ma non solo per coinvolgerli e fare numero: 16 dei 21 impiegati hanno più di 200 minuti ed il dato si uniformerà ulteriormente dopo la gara col Sassuolo in cui si prevede ampio turnover. Il giovane Luperto sostituirà lo squalificato Mario Rui in difesa, dove tornerà titolare Hysaj e Maksimovic potrebbe affiancare Koulibaly per far riposare Albiol. A centrocampo si riprenderà la maglia da titolare Zielisnki a sinistra in una mediana probabilmente con Diawara-Allan (ma non si esclude Rog) e Verdi a destra mentre in attacco stavolta Insigne farà coppia con Mertens nella solita alternanza con Milik. Almeno sei avvicendamenti per non risentire dello sforzo di mercoledì e probabilmente preparare, ancora una volta, qualcosa di diverso.
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