Il 3-5-2 non funziona: Conte con l'Inter torna al passato, resiste un dubbio
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Napoli subito in campo dopo la delusione. La trasferta di Como, che per tutti doveva segnare il riscatto dopo tre pareggi ed il contro-sorpasso all'Inter, ha invece acuito le difficoltà della squadra di Antonio Conte verso lo scontro diretto con l'Inter. Partenopei dunque immediatamente a lavoro a Castel Volturno per iniziare l'avvicinamento che porterà alla sfida ai nerazzurri, ma anche ad un nuovo cambio di sistema di gioco. Il passaggio al 3-5-2, per l'infortunio di Neres e la poca fiducia in Ngonge e le condizioni precarie di Okafor, s'è rivelato poco produttivo ed in questo senso Conte è pronto a cambiare di nuovo e trovare nuovi correttivi per riprendere anche il filo del gioco smarrito da diverse settimane.
La fase difensiva non è più il punto di forza
Non soltanto il Napoli ha visto scendere la produzione offensiva (con il solo Raspadori a suo agio nel nuovo sistema di gioco). Il vero problema tra Lazio e Como è stata la fase difensiva con automatismi che necessitano di tempo per poter funzionare, come in occasione del secondo gol del Como: sì, la palla persa ed il mancato fallo tattico, ma anche le titubanze di Rrahmani nel rompere la linea ed i braccetti che non stringono a protezione. Il Napoli a cui era difficile anche tirare in porta ora invece sbanda paurosamente. Nel 3-5-2 in tanti hanno visto calare il proprio rendimento: da Di Lorenzo, troppo bloccato in fase difensiva da braccetto per contenere Diao, a tutta la catena di destra con Politano ed Anguissa senza automatismi e le solite rotazioni. Anche Lukaku e McTominay si sono ritrovati a calpestare zone e replicare movimenti già di Raspadori.
Si torna al 4-3-3. Ma Raspadori?
Verso l'Inter è molto probabile il ritorno al vecchio sistema di gioco, anche perché Conte recupera man mano pezzi importanti: dopo Leonardo Spinazzola è rientrato in gruppo anche Mathias Olivera. L'uruguayano dovrebbe agire basso a sinistra con l'ex Roma che può alzarsi da esterno alto, come già fatto con buoni risultati nella trasferta di Firenze. All'occorrenza, dopo quasi un mese di lavoro, Okafor ora può rappresentare quantomeno un'alternativa credibile nel secondo tempo. Il dubbio ovviamente è legato a Raspadori, reduce da due gol in due partite, che non avrebbe collocazione: da esterno sarebbe adattato e da centrale finirebbe in concorrenza con Lukaku. Il belga non attraversa certamente il suo momento migliore, ma tenerlo fuori con l'Inter sarebbe una mazzata anche dal punto di vista mentale. Riflessioni che accompagneranno Conte.
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