Come cambia la mentalità: il nuovo Napoli di De Laurentiis e Benitez entra nell'era della comunicazione

Come cambia la mentalità: il nuovo Napoli di De Laurentiis e Benitez entra nell'era della comunicazione
domenica 2 giugno 2013, 09:30Notizie
di Michele Bellame
Tweet e post sul forum si avvicinano alla modalità di interazione dello stadio virtuale.

Da un bel pò siamo entrati nell’era della comunicazione. Twitter e Facebook la fanno da padrone, la lingua ormai è globale e tutto si comunica tramite internet. Skype, talvolta, sostituisce la telefonata, e le e-mail hanno preso il posto delle vecchie lettere con i francobolli. De Laurentiis, uomo di cinema e di spettacolo, attento allo stadio virtuale, ai diritti televisivi, è sbarcato su Twitter qualche mese fa, quando ancora sulla panchina azzurra c’era Mazzarri, che la pensava in maniera completamente diversa alla sua: “Twitter? Dipendesse da me lo abolirei! Neanche a mio figlio faccio usare i social network”. Una cosa che poco poteva sposarsi con la mentalità comunicativa del presidente. Al di là, naturalmente, dell’aspetto calcistico. Ed è per questo motivo che il presidente, quando ancora si doveva ufficializzare l’allenatore, disse che sarebbe stato qualcuno che avrebbe dovuto amare la città, che avrebbe dovuto amare il dialetto e che sarebbe stato un grande comunicatore. Mazzarri, 'wolf alone', abituato allo stesso ristorante, allo stesso tavolo, nella stessa saletta al riparo da occhi indiscreti, non aveva queste caratteristiche. Tant’è che al suo addio, per invertire completamente la rotta,non è un caso che il nuovo allenatore è stato ufficializzato con un tweet. Quando si dice le nuove frontiere del giornalismo. E non solo, Benitez è anche l’uomo che sa parlare quattro lingue ed è anche l’uomo che gestisce un profilo Twitter, oltre ad un sito ufficiale.

La squadra del Napoli, governata da un uomo di spettacolo, ha scelto un allenatore cosmopolita, che presiede un’associazione umanitaria e che ha case in Inghilterra ed in Spagna. Con Benitez non si cambia solo la mentalità in campo: grazie a lui, saranno più interattive e dinamiche le interazioni con il pubblico, attraverso il suo stesso profilo Twitter e le dichiarazioni affidate al suo sito. La comunicomania di Aurelio e Rafael è appena iniziata, il villaggio globale ne è testimone: il Napoli aiuta Napoli ad entrare nell’era della comunicazione.