Corea del Sud-Italia 2-1 al golden gol (0-1, 1-1)

Corea del Sud-Italia 2-1 al golden gol (0-1, 1-1)
martedì 18 giugno 2002, 18:18Mondiali di Calcio
di D. Locoratolo
Nei supplementari segna Ahn e l'Italia è eliminata: gol di Vieri e pareggio a un minuto dalla fine di Seol. Poi viene espulso Totti e l'Italia in 10 si arrende al 116'.
COREA DEL SUD (3-4-3): Lee W. 5, Kim T. 5 (16&8217; st Hwang sv), Hong M. 5 (37&8217; st Cha), Choi J. 5, Song 6.5, Yoo 6.5, Kim N. 5.5 (22&8217; st Lee C. sv), Lee Y. 5, Ahn 7, Park 5, Seol 6.5. (12 Kim B., 23 Choi E., 15 Lee M., 2 Hyun, 13 Lee E., 17 Yoon, 3 Choi S., 8 Choi T., 11 Choi). All.: G. Hiddink 6 ITALIA (4-3-1-2): Buffon 7, Panucci 5, Iuliano 6, Maldini 6.5, Coco 6, Zambrotta 6 (26&8217; st Di Livio 6), Tommasi 6.5, Zanetti 6.5, Totti 6, Del Piero 6 (15&8217; st Gattuso 6.5), Vieri 6.5. (22 Toldo, 12 Abbiati, 13 Nesta, 23 Materazzi, 14 Di Biagio, 11 Doni, 9 Inzaghi, 18 Delvecchio, 20 Montella). All.: G. Trapattoni 6. ARBITRO: Moreno (Ecuador) 4.5 MARCATORI: nel pt 18&8217; Vieri, nel st 43&8217; Seol, nel sts 11&8217; Ahn. NOTE: Buffon ha parato un rigore ad Ahn al 4&8217; pt; Coco costretto a uscire due minuti per un taglio all&8217;arcata sopraccigliare, al 41&8217; pt. Espulsi: Totti per doppia ammonizione al 13&8217; pts Ammoniti: Coco, Tommasi, Kim T., Song, Lee C., Choi per gioco falloso, Zanetti per comportamento non regolamentare. Angoli: 10 a 7 per la Corea. Recupero: 2&8217; e 2&8217;. Un incubo rosso. Lo stadio di Daejeon è un incubo rosso e questa partita stregata, maledetta e dannata è il suo naturale esito. L'Italia esce dal Mondiale con la rabbia nel fegato. Rabbia per aver buttato via una partita dominata contro una squadra che è riuscita a fare veramente poco nei 90' davanti alla porta di Buffon. Rabbia e tristezza per aver lasciato questo Mondiale nel peggiore dei modi, con un ombra di sfortuna che ci ha perseguitati fin dalle prime partite. Il primo tempo comincia nel peggiore dei modi: con una ammonizione a Coco dopo pochi secondi e, soprattutto, con un rigore per la squadra di casa dopo 4'. In realtà ci stavano entrambi, ma il timore che l'arbitro parta condizionato dalla cornice ambientale è, se non giustificato, quanto meno umano. Il rigore poteva essere la cartina di tornasole della partita. Se Ahn lo avesse segnato probabilmente staremmo raccontando di un'altra partita, magari di non diverso segno finale, ma di certo diversa nel suo svolgimento. Buffon ha impedito che così fosse e la nostra squadra ha saputo reagire egregiamente, giocando ordinatamente e riuscendo dopo soli 18' a portarsi in vantaggio con il solito Vieri. A quel punto era lecito attendersi una reazione furiosa da parte dei coreani, supportati dai 40 mila ululanti sugli spalti e invece non è andata così. L'Italia ha tolto il piede dall'acceleratore attendendo la Corea, pronta a pungere in contropiede (il nostro humus ideale), ma la Corea ha giocato come se l'1-0 la qualificasse. E così la partita si è addormentata e le uniche fiammate sono venute dai nostri. Tommasi ha avuto la più nitida occasione per raddoppiare, splendidamente imboccato da Totti, ma il portiere Lee si è salvato in extremis. Il secondo tempo parte con più pepe. La Corea decide che è tempo di giocarsela e preme di più, ma gli azzurri inizialmente non corrono grossi rischi. Al 15' Trapattoni decide che l'1-0 va preservato, toglie Del Piero e mette Gattuso. Hiddink risponde inserendo un attaccante (Hwang) per un difensore (Kim). Ma l'Italia non sembra patire e l'asse del gioco non si sposta in avanti. Hiddink si gioca il tutto per tutto con l'ingresso di un'altra punta, Lee Chun Soo, mentre gli azzurri perdono Zambrotta per infortunio e Trapattoni butta in mischia Di Livio. La partita comunque non cambia. E' ancora l'Italia ad avere le occasioni più nitide. Vieri potrebbe chiudere la partita al 29' e al 31', ma gli manca la lucidità al tiro e un po' di fortuna. I nostri si lasciano schiacciare, ma comunque riescono ancora a gestire. La partita sembra avviarsi alla conclusione nel migliore dei modi per noi, e invece ci pensa il numero 9 coreano a rompere il giocattolo, e al 43' del secondo tempo è tutto da rifare, ma il morale dei nostri ora è sotto le scarpe. Vieri sbaglia un pallone incredibile e si va ai supplementari mentre lo stadio diventa una bolgia infernale. Il supplementare è una partita di ping-pong giocata dentro un catino ululante. Ai nostri serve tempo per riprendersi dal ceffone. Si fanno schiacciare e ogni tanto sono pericolosi. C'è tensione e l'arbitro non contribuisce certo a smorzarla quando espelle Totti per doppia ammonizione su un presunto fallo di simulazione. Questa proprio non ci voleva. Il secondo supplementare si gioca in 10 contro 11. E senza Totti. Eppure è ancora Italia. All'8' Gattuso si fa tutta la fascia e arriva davanti al portiere, ma non è serata e Lee si salva in angolo. In questi casi, quando il destino è avverso, è inutile accanirsi. Si potrebbe arrivare ai rigori, ma Ahn decide di non prolungare l'agonia. E così, come nel peggiore incubo, si esce dal Mondiale a testa bassa, mentre tutto intorno è festa assordante.