Roma, Mourinho: "Sapevo che senza Lukaku e Dybala sarebbe stata dura, ma ora pensiamo al Napoli"
José Mourinho, tecnico della Roma, ha commentato il ko col Bologna in conferenza stampa.
La spiegazione tecnica della sostituzione di Renato Sanches?
"Ormai con Renato viviamo una situazione di speranza, pensiamo sempre che lo spazio in partita, le responsabilità, l'adrenalina, siano il modo ideale per aiutarlo a fare il salto. Lui ha cicatrici emozionali, ha tante paure dovute agli infortuni... Lui lavora a bassa intensità, su tutto quello che noi facciamo. Lui migliora nel volume ma mai nell'intensità. Nella scorsa partita ci aveva dato 60 minuti di speranza, e oggi ho pensato di inserirlo perché la squadra poteva avere bisogno della sua qualità. Poi però ho capito di aver sbagliato, perché lui non era pronto per fare questo salto. Mi dispiace... L'ultimo prima di Renato era stato Matic, e questo mi dispiace da morire ma oggi non potevo lasciare la squadra con un giocatore che era entrato in frustrazione. Ho dovuto prendere questa decisione".
Ha detto che vuole restare a Roma. Cosa deve succedere perché questa proposta di rinnovo arrivi? Le è stato chiesto qualcosa di specifico?
"Il compito che mi è stato affidato è quello di lavorare al mio massimo ogni giorno. La proprietà è sovrana. Io quello che voglio mettere in chiaro è che ci sono tante cose che mi avvicinano a questo club e a questo popolo... Non voglio che la gente pensi che la mia frustrazione sia più forte della vicinanza che io sento per la Roma. Se succederà, la mia partenza a fine stagione non sarà una mia scelta."
Per lei il progetto è fatto con giocatori giovani, in gamba, stile Bologna...
"Il Bologna ha una rosa fantastica. Mi piacciono tantissimi giocatori di questa squadra, tutti i tre di centrocampo e altri che erano in panchina. Sono però tutti giocatori con gamba, che hanno intensità e questa è una grande qualità. Anche tra i nostri ci sono tanti ragazzi che arriveranno, perché hanno gamba, motore e le condizioni per svilupparsi. Noi dobbiamo fare tutto il possibile per raggiungere i nostri obiettivi".
Le piacerebbe vincere una scommessa con i giovani?
"Nono a me piacerebbe vincere lo scudetto! Però la nostra realtà è il quarto posto e noi fino alla fine dobbiamo lottare per questo. Ora siamo in un periodo difficilissimo in cui se non siamo al massimo del nostro potenziale, ci sono squadre che ci possono mettere in difficoltà. Oggi mancava la fisicità di Romelu e le qualità di Dybala, io lo sapevo prima della partita che sarebbe stata dura, ma andiamo avanti e pensiamo al Napoli".
La sua sensazione è che la sua volontà di rimanere a Roma verrà recepita dalla proprietà?
"Non ho sensazioni, so che sto lavorando bene con la proprietà. Io sono sicuro che se fosse possibile la proprietà spenderebbe 20/30 milioni per un difensore a gennaio, ma non può farlo. Basta pensare a Kristiansen, che ad oggi non può giocare in Europa. Questo per dire che l'ambizione della proprietà è la stessa che ho io, come la frustrazione... Io però non voglio scappare da questa situazione, sono disponibile per ogni tipo di progetto che la società voglia fare in futuro. Devo però scegliere la mia vita prima di giugno, per me e per questa gente. Io non dirò mai vado via".
Motta?
"Ha una squadra perfetta per lui, con giocatori giovani che hanno gamba. Sta facendo un lavoro fantastico che lo stanno aiutando a crescere, e sono molto felice per lui. Lui sa perfettamente cosa io penso di lui e io so cosa pensa di me... Resterà per sempre il mio bambino".
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