Pellissier: "Retegui? Se prendiamo giocatori dall'estero va capita la motivazione"
Sergio Pellissier, ex attaccante oggi Presidente della Clivense, ha rilasciato una intervista ai microfoni di TeleRadioStereo: "La Nazionale deve essere, per un calciatore, la cosa più bella che possa accadere. Indubbiamente tutti i giocatori che sono volati oltreoceano ne risentiranno, non è così semplice fare un viaggio del genere.
Vedremo come torneranno. Spalletti mi piace, riesce a far rendere i suoi giocatori al 100%. Quando i giocatori che hanno qualità si sentono bene riescono anche a fare la differenza. Ci sono delle scelte che non condivido, ma penso che bisogni anche ricordarsi che Spalletti ha fatto vincere lo Scudetto al Napoli quindi sa il fatto suo".
Qual è il suo pensiero su Retegui?
"Credo che l'Italia abbia sempre avuto grandi giocatori in tutti i ruoli, se iniziamo a prendere giocatori all'estero perché qui non ne troviamo penso che ne vada capita la motivazione. Attualmente non ci sono attaccanti di spessore come negli anni '90 e nei primi 2000, quando avevi un parco attaccanti fortissimo, ahimé per me. Ora l'unica punta ancora completa era Immobile ma in Nazionale non riesce a fare quello che sa fare, ma per il resto prime punte che fanno gol in continuazione non ce ne sono".
Quali attaccanti sceglierebbe per l'Europeo?
"Scegliere giocatori ora come ora non è facile, ma soprattutto non devi commettere l'errore di prendere i giocatori che stanno meglio. Secondo me in Nazionale devono andare i giocatori più forti che hai, lì le qualità contano tantissimo. Scamacca è una prima punta, un giocatore importante, ma non è il giocatore che fa gol tutte le domeniche come i veri bomber. Dipende, poi, anche dal modo di giocare degli allenatori, spesso ci sono esterni che puntano l'uomo per poi andare a tiro dopo il dribbling quindi fare la prima punta non è facile".
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