L'ex Magoni avvisa: "Il Como è in salute e ha autostima, sarà una sfida molto impegnativa"

L'ex Magoni avvisa: "Il Como è in salute e ha autostima, sarà una sfida molto impegnativa"TuttoNapoli.net
mercoledì 19 febbraio 2025, 23:20Le Interviste
di Antonio Noto

A "1 Football Club" su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Magoni, direttore sportivo del Renate ed ex calciatore, tra le tante, di Napoli, Bologna e Atalanta. 

Cosa sta succedendo al calcio italiano? L'anno scorso tante italiane sono andate avanti nelle competizioni europee, al punto da guadagnarsi un posto in più, il quinto posto in classifica di Serie A, per accedere alla Champions League. Quest'anno, praticamente, le più accreditate sono già fuori da tutto. "Semplicemente, quando si arriva in una condizione non ottimale a certi livelli, a certe partite da dentro o fuori, si rischia di fare bruttissime figure, di trovare avversari più organizzati e pronti, e questo è successo sia al Milan, che ha cambiato molto durante la campagna acquisti invernale, che all’Atalanta. La Dea ha avuto difficoltà, soprattutto ieri sera, a livello fisico, per via anche dei molti infortuni che hanno colpito la squadra bergamasca."

Per lei è un problema di stanchezza fisica o di energia mentale? “Per quanto riguarda l'Atalanta, sicuramente la stanchezza fisica ha influito. I giocatori si sono messi in gioco, ma non c'era la lucidità e non c'era il ritmo della partita che l'Atalanta solitamente esprime. Ha puntato molto sulle ripartenze, purtroppo creando tanto, ma sbagliando troppo. Per quanto riguarda il Milan, invece, deve ancora trovare degli assetti importanti. Ha bisogno di un po' di tranquillità interna, perché ogni due partite comunque ci sono dei problemi sui calciatori, e ieri, ancora una volta, il grande problema è stata l'espulsione di Theo Hernandez, lasciando la squadra in 10 per 40 minuti. È troppo. Dunque ci sono tante cose che nel Milan non stanno funzionando bene. Questo si paga, perché a livello europeo, anche se le due squadre italiane avevano la possibilità di passare il turno, stiamo sempre parlando di squadre europee che giocano la Champions League e che comunque si sono guadagnate sul campo la possibilità di fare queste partite."

Le speranze Champions per le italiane restano ancorate al ritorno della Juventus contro il PSV Eindhoven, e poi c'è l'Inter che è già approdata agli ottavi. Crede che ci possa essere un exploit di una di queste due squadre nella coppa? “L'Inter mi sembra la squadra più forte a livello di rosa, anche perché è la squadra che lavora insieme da più anni. Le conoscenze tra i giocatori sono molto approfondite sotto tutti i punti di vista, e credo che abbia il potenziale tecnico anche per poter andare fino in fondo. La Juventus, anche qui, ha cambiato molto e ha pareggiato spesso, quindi vediamo, sulla carta questa sera naturalmente parte da favorita. Però speriamo che riesca a passare il turno, ce lo auguriamo tutti per il calcio italiano."

Per gli azzurri di Antonio Conte tre pareggi di fila nelle ultime tre gare da situazioni di vantaggio: stanchezza fisica o mentale? "Sinceramente non lo so. Non credo sia un problema mentale, perché il Napoli gioca una partita a settimana, dunque non ha tutto questo stress. Il Napoli ha una rosa sinceramente un po' corta, dunque ha dovuto fare necessità virtù, adattandosi ai vari infortuni di giocatori chiave ed alla cessione di Kvaratskhelia. Comunque il Napoli in testa sta facendo un percorso importante, è normale che ci sia un momento di calo, ma i valori ci sono. Speriamo che si riprenda al più presto. Poi la Serie A è un campionato che riserva sempre sorprese. E comunque, il Napoli l'ultima partita l'ha pareggiata con la Lazio, che comunque è una squadra importante. Ecco, adesso ci sarà questa sfida al Como, domenica, un Como in grande spolvero dal punto di vista fisico ma anche tattico, con un grandissimo mercato di gennaio.” 

Quali insidie può nascondere questa trasferta agli uomini di Conte? "In realtà, è una partita molto delicata. Il Como gioca bene, sviluppa molto gioco con giocatori di qualità, giovani che danno energia, e dunque sarà una partita molto delicata da affrontare al 100%, senza sottovalutare assolutamente nulla. Il Como è in salute, ha autostima e quindi sarà una sfida molto impegnativa."

Quali sono gli uomini in più di Conte? “La squadra è forte. I giocatori ci sono, è vero che possono avere anche una fase di leggero appannamento, come nel caso di Anguissa, ma sono giocatori talmente bravi che basta poco per tornare in grande spolvero. Il Napoli, dai valori e dalle certezze che ha, deve andare avanti."

Se fosse Billing, al Napoli da un mese e mezzo senza aver giocato un minuto, cosa penserebbe? "È molto difficile rispondere, perché il mister lo vede tutti i giorni. Mi verrebbe da dire che, se non lo fa giocare, è perché non lo reputa ancora pronto. È giusto che il calciatore stia paziente e lavori per guadagnarsi la possibilità di entrare in campo."

Il Napoli può ancora giocarsi lo scudetto nonostante la rosa a gennaio sia stata indebolita? “È vero che la cessione di Kvaratskhelia è stata importante, però è stata compensata dall’exploit di Neres. Il brasiliano ha fatto una prima partita di campionato notevole. Il Napoli, secondo me, può ancora puntare allo scudetto. Prima di tutto perché è in testa alla classifica, secondo perché gioca molto meno delle altre squadre, e questa rosa ha ancora tutte le carte in regola per affrontare le prossime 13 partite con tranquillità."