L’editoriale di Chiariello: “Conte non prendeva in giro nessuno, questo Napoli non è da scudetto”
Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato il ko del Napoli contro la Lazio nel suo editoriale: “Tanto tuonò che piovve. Sembrava che Conte fosse impazzito in questi due mesi di Napoli al vertice della classifica, dove da tante parti lo davano addirittura per favorito per lo scudetto. Ancora oggi a Radio24, continuavano a dire che il Napoli è favoritissimo siccome ha solo il campionato. E Conte a dire: ‘Ragazzi è fieno in cascina, è un progetto nuovo, è una ricostruzione, il nostro obiettivo è entrare in Champions, non siamo attrezzati. Ragazzi, ragazzi, ragazzi… sapeva di trovare un ostacolo alto, la Lazio era una squadra che Conte temeva molto per le caratteristiche dei suoi giocatori, tutta gente rapida, che gioca tra le linee, che sguscia, va via, e così hanno segnato. Isaksen prima ha scaldato i guantoni di Meret nel primo tempo, grande parata del portiere, e nella ripresa ha trovato un grandissimo gol. Nel frattempo Dele-Bashiru ha preso una traversa che sta ancora tremando, la Lazio ha giocato molto meglio del Napoli.
Quello che ha specie è che Conte è inascoltato, ma chi ha occhi per vedere diceva: ‘Guardate che il Napoli non gioca da squadra da prima in classifica, sono ben altre le squadre che stanno dominando la stagione. Perché l’Atalanta viene da 9 vittorie consecutive e daje e daje ora è in testa alla classifica e a Bergamo cantano: ‘Vinceremo il tricolore’, cosa che non è mai capitata nella loro storia. La Fiorentina, dopo un inizio farraginoso per trovare la giusta quadratura, viene da 8 vittorie consecutive e sta salendo fortemente. E la stessa Lazio sta facendo una grande stagione, anche in Europa, perché ha una rosa che deve fare tre competizioni.
Oggi Conte ha fatto una partita conservativa, ha snobbato completamente la Coppa Italia, considerandola un fastidio non per lo scudetto, ma per la corsa Champions. Sa di poter contare su non di più di 13-14 uomini, perché gli altri non li considera all’altezza. Li ha visti sul campo, li ha verificati, li ha provati. Avete visto non fa i cambi, li fa all’ultimo momento. Sono sempre gli stessi gli uomini di cui si fida: Gilmour, Simeone, Neres, che entra sempre molto tardi, e hanno visto il campo per qualche spicciolo di gara anche Raspadori e Folorunsho. Quello che preoccupa del Napoli è che oggi non si è vista né una squadra aggressiva, né grintosa, l’animo del Napoli è stato stucchevole, lento e involuto. Quelle trame di gioco che a Torino si erano intravista oggi non ci sono state, il Napoli ha provato a sfondare solo sugli esterni, mai centralmente. Lukaku non ha toccato mai palla, per colpa sua ma anche per colpa di chi dovrebbe azionarlo. Perché se lui dovrebbe fare la sponda, gli devi dare anche la palla per giocare da sponda, cosa che non gli è mai arrivata. Insomma quello che si è visto oggi è piuttosto avvilente.
E’ uno stop biologico di un progetto, è un qualcosa che bisogna aspettarselo, o è un campanello d’allarme per il prosieguo della stagione? Perché quest’anno la corsa Champions non si limita alle solite note, anzi se parliamo delle solite note si sono sfilate le tre tra le più titolate. La Roma, che ha una ricchezza di rosa incredibile, pensate che dietro Dovbyk, la punta capocannoniere della scorsa stagione in Liga, ha ben sei trequartisti tutti di nome: Pellegrini, Dybala, Soulé, Saelemakers, El Shaarawy, Baldanzi, e poi non ha un terzino decente. Costruita male, ma la Roma ha una ricchezza di rosa e si è sfilata. Il Milan, che ha una rosa importante e potrebbe essere una squadra importante, si è sfilata anch’essa. Il Bologna non è quello dell’anno scorso, anche se Italiano sta facendo miracoli sul piano del gioco, ma è più debole. Quindi qualcuna si è sfilata alla corsa Champions, soprattutto la Juventus, che continua a non saper vincere. Nonostante ciò quest’anno ci sono squadre in lotta come Lazio e Fiorentina, Atalanta che ormai è una grande e lotta per il titolo, che sono avversarie difficilissime. Entrare tra le prime quattro è complicato! Qui ho già sentito toni trionfalistici: ‘Potevamo vincere la Coppa Italia!’. Percorso difficilissimo: Olimpico, San Siro, un eventuale Milan in semifinale, un eventuale Juve o Atalanta in finale. Era l’annata che si partiva dalle retrovie, come si poteva vincere quest’anno non lo so. E il campionato, ‘Non facciamo le coppe, siamo favoriti!’, ma favoriti di cosa! E’ un anno di ricostruzione, se stasera siete delusi lo dovete essere solo per il gioco che non si è visto, ma non per quello che il Napoli sta facendo. Il Napoli, ringraziando al fatto che Fiorentina e Inter non hanno giocato, mantiene il secondo posto in classifica. E’ entrato nel gruppone se la deve sfangare, ora c’ha: Udine, Genova e poi il Venezia, tre opportunità per correre di vertice. Ma toglietevi dalla testa che questo Napoli sia un Napoli da scudetto, che lo possa diventare nulla questio, ma oggi c’è stata la prova provata che Antonio Conte non prendeva in giro nessuno. Semmai viviamo di molte illusioni, che al Nord diano al Napoli molte responsabilità fa parte del gioco delle parti. Ma ce lo facciamo da soli questo giochino, siamo dei bambacioni con l’anello al naso. Ed io vi inviterei a mettere i piedi a terra”.
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