Iachini: “Nel girone di ritorno il Napoli può diventare una macchina da guerra!”

Iachini: “Nel girone di ritorno il Napoli può diventare una macchina da guerra!”TuttoNapoli.net
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venerdì 18 ottobre 2024, 07:15Le Interviste
di Francesco Carbone
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Beppe Iachini, allenatore

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Beppe Iachini, allenatore: “Sono contento che Antonio sia partito alla grande, tra me e lui c’è una vecchia amicizia e so quanto sia bravo nell’incidere sulla squadra. Ora ha trovato il vestito giusto per il Napoli. Sta cercando di rilanciare i tanti calciatori dello Scudetto e la difesa a quattro è stata una vera e propria intuizione. Il Napoli ha sempre avuto una grande squadra, andava soltanto rimessa in piedi con un lavoro egregio. Antonio ora è primo e lo è con merito, avendo anche il vantaggio di non fare le coppe e poter gestire gli impegni. 

Lukaku? Non puoi pensare di fermare solo lui, il Napoli ha tanti calciatori che possono decidere. È una squadra che sta ritrovando le sue geometrie. Poi si vede che la squadra segue già alla perfezione Conte, anche nel lavoro che fanno i centrocampisti che si inseriscono. Nel girone di ritorno, senza coppe, il Napoli può diventare una vera macchina da guerra con l’aumentare dei meccanismi. Vanno fatti i complimenti a De Laurentiis e a tutti i dirigenti. L’annata scorsa è stata l’unica storta in 20 anni di lavoro… Ci può stare, ma non vanno dimenticati i risultati ottenuti fino allo Scudetto. Il tutto pur cambiando tanti calciatori e tanti elementi importanti. 

Di Lorenzo? Giovanni è un grandissimo uomo ed un grandissimo calciatore, quando hai un capitano come lui è tutto più facile. Giovanni ha mostrato il suo valore anche nei momenti più difficili, come lo scorso anno. Ci mette sempre la faccia e ora da capitano sta riportando il suo livello in alto. 

Le critiche a Vlahovic? Non le capisco, le trovo assurde. E’ un ragazzo ancora giovanissimo, ha davanti a sé un avvenire assicurato. In Italia si critica subito un attaccante appena non segna per una o due partite. Ha tutto per essere tra i migliori bomber in Europa, va solo supportato e fatto sentire importante. Dusan ha bisogno di più equilibrio nei suoi confronti, se lo merita: i numeri e l’età parlano chiaro”.