Dott. Canonico: "Girarono fake news su Zielinski, mi scriveva chiedendomi cosa accadesse"

Raffaele Canonico, responsabile sanitario della SSC Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC a poche ore dall'evento "Le Giornate Reali della Cardiologia dello Sport 2025”, che si terrà domani a Villa Colonna Bandini, per parlare della prevenzione in ambito cardiologico: "Noi viviamo una situazione un po' paradossale, perché l'Italia è una nazione opinion leader per la cardiologia dello sport. Quindi addirittura abbiamo dei protocolli cardiologici per le attività sportive agonistiche, che vengono aggiornati ogni 2-3 anni. Però purtroppo spesso, soprattutto, poi scendendo di livello, ma capita anche comunque a società di serie B e di serie C, i controlli non sono accurati o non sono fatti come dovrebbero essere fatti. Soprattutto spesso non vengono fatti nelle strutture idonee per poter fare determinati accertamenti. Quindi da un lato ci troviamo che abbiamo un know-how scientifico e di conoscenze, che si aggiornano continuamente sul tema della cardiologia dello sport, quindi della morte improvvisa nello sport. Spesso visitiamo atleti che vengono dall'estero e a volte a stento hanno fatto un ecocardiogramma, un elettrocardiogramma, a volte non hanno fatto neanche una prova da forza o un ecocardiogramma. Purtroppo più si scende di livello e soprattutto più si arriva a, nelle fasce di età giovanili, spesso mi dispiace dirlo sia per colpa di colleghi medici dello sport un po' più faciloni, sia perché alle società sportive conviene fare più visite contemporaneamente, anche alle famiglie conviene non perdere spesso i giorni di scuola, una visita che viene fatta solo per ottenere il certificato".
Caso Bove? Ne possiamo parlare perché fortunatamente Bove si trovava su un campo di calcio di Serie A e quindi in 3-4 minuti è stato stabilizzato. E’ stato fatto quello che doveva essere fatto per cui è ancora fra noi, ne parla, gira con la squadra, è con la squadra. Quindi già questo fa capire la qualità e la tempestività dell'intervento che è stato fatto. Siamo un po' carenti nell'informazione, soprattutto nelle famiglie. Mi ricordo quando noi eravamo all'università medicina dello sport, quando venivano a fare le visite di idonietà siccome noi eravamo abbastanza pignoli, ci prolungavano nelle visite, i genitori quasi rimanevano piacevolmente sorpresi dell'accuratezza della visita che veniva fatta ai loro figli. Una volta si diceva una telefonata allunga la vita. io direi a volte un elettrocardiogramma, una prova da sforzo, allunga più di una vita. Quindi alla fine anche sacrificare due ore per una visita o magari una giornata di scuola, spesso ci permette di fare diagnosi precoci. Una volta c'era la visita scolastica per la visita di leva, adesso non esistono più. La prima reale visita reale che a cui vengono sottoposti ragazzi è la visita medico sportiva e quindi rappresenta il primo momento di reale di screening della situazione cardiologica di un soggetto.
Un esempio in merito al discorso delle fake news o dei messaggi distorti? Se vi ricordate l'anno scorso un nostro giocatore (Zielinski, ndr.) era in nazionale, a un certo punto lasciò la nazionale per un’angina. Allora siccome spesso i siti non vanno neanche a verificare o a tradurre, perché angina nella lingua inglese significa mal di gola fondamentalmente, e pensavano che questo giocatore avesse avuto un infarto. Si arrivò addirittura al sospetto di arresto cardiaco nonostante poi anche l'angina pectoris non comporta necessariamente poi l'arresto cardiaco Quindi anche in quello ci fu distorsione della notizia. Il ragazzo poi ci chiamava e ci diceva: ‘Doc ma che sta succedendo? Mi stanno chiamando tutti gli amici’. A volte basta poco nel creare un allarmismo, in questo, caso ingiustificato”.
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