Di Lorenzo, l'ex allenatore: "Era un fenomeno già nella Primavera della Reggina"
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Roberto Breda, ex allenatore di Giovanni Di Lorenzo alla Reggina: "La Salernitana quest'anno ha fatto punti contro le grandi, mentre contro le piccole ha faticato molto. Nicola in discussione? La Salernitana è a metà classifica, ma a volte vengono date per scontate cose che in realtà non lo sono. Il mercato è stato importante, ma non è scontato appunto che la squadra sia così forte. E' difficile essere continui in Serie A, quello che importa è avere una mentalità che ti porta ad avere la possibilità di fare punti con tutti. Le ambizioni del presidente Iervolino sono legittime, ma bisogna avere pazienza e la crescita richiede tempo. Spalletti e il Napoli? La grande eccezionalità non sono i punti fatti, ma il punto di partenza di questa squadra. Nonostante i grandi addii e lo scetticismo dei tifosi, Spalletti e il club hanno sempre creduto nel progetto. L'anno scorso hanno buttato via il campionato perdendo gare facile, ma quell'esperienza adesso sta servendo a tutto il gruppo.
Di Lorenzo? Lui era alla Primavera quando ero alla Reggina, ma lo conoscevo già e lo seguivo con interesse. Giovanni è stato un vero fenomeno, c'ha creduto ed è stato supportato bene dalle persone che gli sono state vicine. Ha messo la rabbia della gavetta come spinta della sua carriera, non si è mai posto limiti. La Nazionale di Mancini? Il CT ha grande occhio e grande competenza, sta avendo una forte personalità nel convocare tanti ragazzi anche sconosciuti a volte. E' qualcosa che fa bene al sistema, non solo alla Nazionale. E' una soddisfazione per tutti poi: il fatto che, ad esempio, Mazzocchi sia arrivato ad essere presente nell'Italia, è un motivo di grande orgoglio anche per mister Nicola".
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