Conte, l'amico Galia: "Lo conosco bene, so che è arrabbiato per il mercato"

Conte, l'amico Galia: "Lo conosco bene, so che è arrabbiato per il mercato"
Ieri alle 18:20Le Interviste
di Pierpaolo Matrone

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Roberto Galia, ex Juventus ed ex giocatore e allenatore del Como: “Rivedere il Como in Serie A è sempre bello, c’è una società seria che sta investendo e sta creando un grande ambiente. Gioca anche un grande calcio e questo non è da poco. Fabregas contro Conte? Il Como è una squadra che dietro concede qualcosina, in questo il Napoli può avere molte occasioni. Se Antonio riuscirà a sfruttare quanto arriverà, allora porterà a casa un risultato. Lo conosco bene, abbiamo vissuto tre anni insieme alla Juventus ed è un martello. Già da ragazzo era uno che non si fermava un secondo, un vincente che subito si mise nei panni di un gruppo allora già ricco di campioni come la Juventus. Conte lo vedo contento al Napoli, ma è uno sempre proteso al miglioramento. Pretende tanto dalle società dove allena, ma non sempre si può dominare sulle risorse che può avere. Sicuramente sarà arrabbiato per il mercato, fa parte del gioco.

Raspadori? È un ottimo giocatore, la porta la vede con costanza e Antonio sa bene che può puntare su di lui. Il Napoli ora è una mezza corazzata e quando dà forza alla sua artiglieria diventa molto pericolosa. Non è un caso che abbia segnato subito alla Lazio. Il Napoli ora sente anche il profumo dello Scudetto e questo gasa chiunque, anche chi gioca meno.

Il pubblico di Como contro i napoletani? Fa tristezza, prima c’erano degli sfottò più bonari e sportivi, ti facevano anche gasare. Ora si sta esagerando e si sconfina nel cattivo gusto, non fanno neanche più sorridere. Eliminazione Juventus? C’è molta delusione, ma non solo per la Juventus. Le italiane non sono ancora pronte per affrontare le big europee ad ogni livello. Un anno siamo avanti e un anno siamo dietro, non c’è costanza. Questo poi priva il nostro movimento da un numero degno di squassare in Europa ed è un vero peccato”.