Chiariello: "Stavolta l'Italia al Mondiale ci andrà, il 'Buongiorno' si vede dal mattino!"
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, è intervenuto Umberto Chiariello analizzando le tematiche del giorno: "Spalletti è sempre molto sorprendente. Non avrei mai immaginato che dopo lo scudetto vinto con il Napoli, in cui si è appropriato di un sistema di gioco che non era il suo e che non gli piaceva, cioè il 4-3-3, avrebbe potuto continuare a stupirci. Il toscano, però, non ha mai cambiato i suoi principi di gioco, dagli albori del suo esordio in Serie A. Lui è sempre stato un giochista, cioè uno che ama giocare un calcio propositivo. Con la nazionale ha rispolverato un modulo antichissimo: il 3-6-1! È un modulo molto Guardiolesco, usato ai tempi del Barcellona di Ibrahimovic.
Un esempio lampante è quello di Sven-Göran Eriksson che ha vinto uno scudetto con una Lazio piena di campioni come Nedved e Mancini e che ha sfiorato uno scudetto con la Roma. Quella Lazio vinse lo scudetto senza centravanti e giocando un calcio meraviglioso. Spalletti ha introdotto una specie di Erikssonismo 2.0 Un calcio moderno e propositivo basato sul possesso palla e sulla fase offensiva. Nel calcio contano i principi di gioco. L'Italia nelle ultime partite sta dimostrando un atteggiamento e un sistema di gioco diverso. Il Belgio è stato messo fortemente in difficoltà dalle manovre offensive degli azzurri.
La nazionale fa ben sperare. Se il cammino di Luciano Spalletti è come quello che ha vissuto al Napoli, sono molto fiducioso! Abbiamo una nazionale giovane e di livello che applica principi moderni in cui il modo di aiutarsi in campo e di inserirsi in area di rigore sono le pietre miliari delle idee dell'allenatore. L'Italia poteva vincere anche con più di un gol. Al mondiale penso che ci andiamo, così ci potremmo prendere qualche soddisfazione. D'altronde, il Buongiorno si vede dal mattino!".
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