Chiariello: “Il giocattolo a Napoli non si è rotto, le altre stanno peggio di noi!”

Chiariello: “Il giocattolo a Napoli non si è rotto, le altre stanno peggio di noi!”
venerdì 23 giugno 2023, 22:20Le Interviste
di Francesco Carbone
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale: "Si è chiuso un Mondiale U20 in Argentina con infinte polemiche vista la scelta di utilizzare un solo campo che era un campo di patate. Il Mondiale, in quanto tale, è di pertinenza della FIFA che fa capo a Infantino, successore di Blatter, anche lui estremamente chiacchierato. Infantino ha dato un’accelerata sull’uso della tecnologia. Come ben si sa, però, i rapporti tra la FIFA e la UEFA sono molto tesi. La UEFA è un’organizzazione del calcio europeo, diretto da Ceferin, quello che ha preso il posto di Platini. La UEFA organizza l’Europeo U21, un attimo superiore all’U20, senza VAR e GLT. Che senso ha? Siamo tornati indietro di 30 anni. La cosa più grave è che vengono assegnati, a partite importanti come Italia-Francia, arbitri che fanno sfracelli, cose catastrofiche. Gol alla Francia irregolare, rigore all’Italia non dato, gol e fallo di mano con la palla entrata non convalidato. Non è la singola partita in sé – e già fa rabbia, ma l’Italia può ancora qualificarsi – ma il concetto. In questo momento, stiamo assistendo ad un calcio in cui la parola ‘valori’ sta sparendo.

La vicenda Tonali è lampante: 80 milioni per un buon giocatore, non un fenomeno. Che Tonali venga riempito di soldi è immorale, in Premier gli danno la qualunque, come si fa a rifiutare? È impossibile. Peccato per le parole, aver baciato la maglia, forse sapendo come va il calcio oggi bisognerebbe farsi meno debiti con la bocca, ma per 50 milioni forse accetteremmo tutti. Questo è un calcio senza più valore, basta pagare. Ma a Ceferin chi lo paga per certe decisioni? Adesso sta succedendo la qualunque tra interisti e milanisti, addirittura Lukaku che potrebbe andare al Milan. In tutto ciò c’è un povero presidente, isolato nelle sue battaglie, De Laurentiis non lo venderebbe Osimhen. Adesso si parla di PSG che ha 200 milioni da spendere dopo la cessione di Mbappé e quando arrivano 150 milioni, come dici di no? Rassegniamoci.

L’anno prossimo sarà un campionato minore, meno diritti TV, è così. I grandi d’Europa saccheggiano, noi siamo dei piccoli feudi: di fronte alla loro protervia non abbiamo nessuna difesa. Perderemo Osimhen? Sì, forse. Perderemo Kim? Sì, sicuro. È un Napoli che riparte da basi diverse? Sì, ma gli altri? Stanno peggio di noi e il giocattolo a Napoli non si è rotto, si rinnova, perché c’è un presidente che usa la testa. Alla fine, vedremo non chi sarà meglio l’anno prossimo, ma chi è meno peggio. Questo è il tema dell’estate".