Capello sullo scudetto: "Troppi cantieri aperti, anche il Napoli lo è. L'Inter resta davanti”

Capello sullo scudetto: "Troppi cantieri aperti, anche il Napoli lo è. L'Inter resta davanti”TuttoNapoli.net
martedì 9 luglio 2024, 23:10Le Interviste
di Francesco Carbone
In un fondo su La Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha parlato della lotta scudetto per il prossimo campionato.

In un fondo su La Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha parlato della lotta scudetto per il prossimo campionato. L'Inter campione in carica è naturalmente in prima fila: "L’Inter ha cambiato proprietà, ma la garanzia si chiama Beppe Marotta, che è diventato ora presidente del club. Una mossa, quella di Oaktree, che mi è piaciuta molto e garantisce continuità alla conduzione tecnica, oltre che economica, della squadra. In più, mi pare che Inzaghi possa già contare su qualche rinforzo: Taremi, Zielinski, Martinez... Magari presto pure Kim dal Bayern Monaco. Ecco, l’Inter è forse l’unica tra le grandi a essere fatta e finita già al 9 luglio e non è cosa da poco".

Sulla Juventus: "Ben vengano Douglas Luiz e il piccolo dei Thuram, adesso mi aspetto l’arrivo di un calciatore totale come Koopmeiners. Ecco, l’olandese dell’Atalanta porterebbe in dote parte dei gol che sono mancati la scorsa stagione. Basterà per competere con l’Inter? Calma. Io credo che serva comunque qualcosa in più in attacco, anche alla luce della situazione di Chiesa che non mi pare ancora chiarissima".

Sul Milan di Fonseca, a caccia dell'erede di Giroud: "Il tecnico portoghese ha detto «un 9 capace di giocare soprattutto negli ultimi 30 metri, anche senza spazi». Una risposta un po’ ambigua, perché si presta a tante interpretazioni. Di sicuro nell’ultimo terzo di campo sia Alvaro Morata che Romelu Lukaku, i profili più chiacchierati per il mercato del Milan, sanno il fatto loro".

Chiude con Napoli e Roma: "Un cantiere aperto è anche il Napoli di Antonio Conte. Tutto ruota intorno a Osimhen: andrà davvero via? E chi prenderà il suo posto? Lukaku è la soluzione più semplice, per il suo rapporto con il tecnico, costruito ai tempi dell’Inter. Ancora più difficile dare un giudizio sulla Roma: De Rossi ha buone idee, ma la squadra va praticamente ricostruita e la speranza è che la società lavori in sintonia con l’allenatore, assecondando le sue richieste".