Alvino: "Arbitri? Abbassare i toni in Italia significa passare per fessi e subire torti"
Carlo Alvino, giornalista, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: "Arbitri? Abbassare i toni in Italia significa passare per fessi e subire i torti. Il sistema è marcio, la compensazione è una fesseria. La punizione per un arbitro è non arbitrare, non essere retrocesso in Serie B. C'è una narrazione particolare, nei numeri non c'è il dominio dell'Inter.
L'unica grande occasione della ripresa è quella di Simeone. Dal punto di vista tattico Conte ha imbrigliato Inzaghi. Il Napoli ha già giocato contro le cinque squadre che giocano la Champions. Alle spalle degli azzurri ci sono tutte le formazioni che l'anno scorso hanno fatto meglio. La Roma giocherà col sangue agli occhi, ma non sappiamo come sarà a livello tattico.
Se non fa gol Calhanoglu in quel modo, l'Inter non la pareggia mai. È un errore grave di Meret, fin qui è stato straordinario. Non facciamo la valutazione sulla stagione dov'è stato decisivo con Parma e Cagliari, ma sul tiro di Calhanoglu che era parabile. Conte non parla mai di rigore fasullo, fa una battaglia sull'utilizzo del VAR e il miglioramento del protocollo ed è da sposare da tutto il calcio italiano, svestendo i panni dei tifosi.
Quando gli conviene intervengono vuol dire che per esempio il rigore di Simeone col Parma è stato rivisto al VAR e tolto. Non deve mancare il buonsenso a chi sarà designato con la Roma. Rocchi le designazioni le fa anche secondo la fronda Trentalange che non prevede partite importanti. Il calcio è manovrato da questi signori. Direi che sia meglio il commissariamento per l'AIA. Orsato dice ogni qualvolta che mi richiamava il VAR era il percorso più brutto, una via crucis. Vuol dire che tutti gli arbitri controvoglia vanno al VAR. De Laurentiis è molto preso lavorativamente più dal Napoli che dai suoi impegni a Los Angeles, è in contatto continuo con i suoi uomini di fiducia nella città di Napoli”.
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