Verona-Napoli, tutto nacque con Dirceu: al razzismo i napoletani replicarono con 20mila banane e lo storico 'Giulietta è una z...."

Verona-Napoli è soprattutto la sfida tra due tifoserie completamente diverse tra loro. E' storia di striscioni esposti, alcuni rubati, molti offensivi a cui i napoletani hanno sempre risposto con goliardia. I napoletani dovrebbero essere meno di mille, considerando che è stata venduta la metà dei 1700 biglietti a disposizione degli ospiti ma altri ne arriveranno con residenza nel Veneto. All'esterno del Bentegodi è stata creata una zona pedonale rossa.
Vi proponiamo uno stralcio dell'articolo Mattino che racconta com'è nata questa rivalità: "Errico Novi nel suo “Verona-Napoli, com’è nato l’odio totale” fa risalire tutto al 1983, anno del passaggio di Dirceu in azzurro: «ora non sei più straniero, Napoli ti ha accolto nel continente nero» fu esposto al Bentegodi. La curva gialloblù frequentava gli hooligan inglesi. Verona è la prima città in Italia dove è stato costituito il settore ospiti. Il 16 settembre 1984 Verona-Napoli 3-1 tenne a battesimo i cori xenofobi. Nel 1986 Domenica Sprint mandò in sovrimpressione le parole. Finì 2-2 con doppietta di Maradona. E poi ancora «Benvenuti in Italia», «Vesuvio lavali» (85/86), «Meglio austriaci che terroni» (88/89), «Napoli pus d’Italia» (Coppa Italia 92/93). Il tifo napoletano cominciò a rispondere con l’ironia. Al «Noi odiamo tutti» contrappose «Noi amiamo tutti». Nel 1996 ventimila banane di cartone e uno striscione: «Giulietta è una zoccola e Romeo è cornuto» il drappo che ha fatto storia e anche letteratura. Da allora la xenofobia è rimasta. «Ormai è passato tanto tempo. Speriamo sia una festa di sport». Dicono D’Amico e la Questura di Verona. Ai tifosi la risposta anche se sui social sono già partite le offese. Sulla pagina Fb Hellas Verona 1903 si può leggere da «con loro solo violenza» a «prepariamo sassi e bastoni» passando per i classici insulti razzisti come «siete peggio degli africani".
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