Spalletti in conferenza: "Mai più la squadra ostaggio al Maradona o andrò via! Complimenti alla squadra, ma peccato per episodi e mancanza punte. Osimhen? Ci sarà al 100%"
Al termine del quarto d'andata Champions League perso contro il Milan, l'allenatore del Napoli Luciano Spalletti risponderà alle domande della stampa nella sala conferenze di San Siro.
23.52 - Inizia la conferenza
Il rimpianto è non aver avuto Osimhen?
"Non ho rimpianti, vedremo cosa è accaduto e ci lavoreremo, non ci portiamo dietro gli episodi che sporca solo il modo di vedere il lavoro da fare. Dico solo che abbiamo avuto l'atteggiamento giusto, ho fatto i complimenti ai miei professionisti perché sono eccezionali. La partita è stata giocata correttamente, poi gli episodi ti danno ragione o torto ma non dobbiamo farci sangue marcio sul dettaglio che ti è andato contro perché ti dà solo nervosismo e ti fa parlare meno del ritorno".
Osimhen recupera per il ritorno? Altrimenti confermerà lo stesso 11? Le occasioni non sono state sfruttate.
"Se avessimo avuto una punta di ruolo avremmo avuto più possibilità, anche se Elmas ha contribuito a non far iniziare l'azione in maniera corretta, ha sporcato ogni costruzione del Milan ed hanno dovuto alzare spesso la palla verso la punta, quella pallata che diventa una fase di nessuno per aria perché c'è una seconda palla e chi la ripulisce si diverte di più. La pressione è stata sempre costante ed equilibrata, poi è bastata una volta in cui sono passati di lì ed è arrivata quell'occasione. Mi aspettavo una prova così ed è quello più importante al di là di uno in meno o in più. Osimhen al 100% sarà a disposizione, la programmazione va in quella direzione, non averlo rischiato ci permetterà di completare quel lavoro poi può succedere di tutto".
Sul clima di stasera ed al ritorno il pubblico aiuterà la squadra?
"In un clima come quello di stasera puoi essere titubante, ma loro hanno creato subito due occasioni da gol. La squadra ha avuto la reazione corretta, entrando col piglio della squadra forte, che vuole comandare, poi di là ci sono campioni e ogni tanto devi difendere ma nella testa c'era quella volontà ed è fondamentale. Sul clima non lo so, ma come mi è dispiaciuto vedere il nostro stadio, il Diego Armando Maradona, di una squadra che sta vincendo il campionato dopo 33 anni ed in una gara fondamentale per avere la tranquillità per la Champions vedere tutti contro tutti, è una roba che non riuscirò mai a capire e mi porterò dietro per sempre, è inspiegabile come si possa arrivare ad una cosa del genere. Al ritorno, per quello che ci giochiamo, io lascio la panchina e vado via. Lo meritano pure i ragazzi che sono eccezionali ma sensibili, si è giocato in un clima che non ci ha aiutato ed è inspiegabile prendere in ostaggio la squadra!"
Il Napoli ha dimostrato una certa superiorità, risultato determinante?
"Non è mai determinante all'andata, ce ne sono di gare ribaltate anche di risultati ben più netti. Sarà una gara aperta. Gli episodi li determiniamo, se avessi tolto prima Anguissa avremmo evitato, ma tutti mi dicono che ha preso palla ma penso a ciò che posso fare io"
E' sempre 50% e 50%?
"Sì, è lo stesso, ma non so se 50% e 50%, loro hanno vinto la prima ed hanno più vantaggio perché potranno fare la partita che vogliono, ma a noi non cambia nulla, entreremo come stasera, ho visto tante belle cose. Ci vediamo tra una settimana".
0.03 - Termina la conferenza stampa
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