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Sorgesana back sponsor, ADL si emoziona: "Un orgoglio vincere rispettando regole e valori! Spesi 150mln senza indietreggiare sui predatori! Ora Centro sportivo e stadio"

Sorgesana back sponsor, ADL si emoziona: "Un orgoglio vincere rispettando regole e valori!  Spesi 150mln senza indietreggiare sui predatori! Ora Centro sportivo e stadio"
giovedì 12 settembre 2024, 13:03Copertina
di Fabio Tarantino
fonte di Daniele Rodia

Oggi alle ore 12 a Villa D’Angelo avrà luogo la presentazione della partnership Napoli-Sorgesana. Il club già nelle scorse settimane ha annunciato che "Sorgesana sarà 'Acqua Ufficiale della SSCN' per le prossime due stagioni ed accompagnerà i campioni d’Italia in ogni momento della loro vita sportiva, dagli allenamenti alle partite e nel loro piano alimentare, oltre a godere di una importante visibilità a bordo campo e in conferenza stampa". Saranno presenti il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e Nicola Arnone. Tuttonapoli.net, come di consueto, vi proporrà le dichiarazioni in tempo reale

12.30 - Inizia la presentazione della partnership con una clip che mostra Lukaku con la numero 11 e la scritta "Sorgesana" come back sponsor ed entrano ADL e Arnone.

12.35 - Prende la parola ADL: "Con il dottor Arnanone abbiamo punti di contatto, due imprenditori che al di là di cosa si dice hanno puntato sulla famiglia. Ci sono denigratori delle aziende a tiraggio familiare, dicendo che non si espanderanno mai. Io non credo che i fondi siano il salvataggio delle imprese, tantomeno nel calcio. Un imprenditore deve dare un'impronta, ma il paese ha spesso abbandonato l'idea di impresa per la presa, ma non riguarda noi". Tocca ad Arnone: "Mangiamo lo stesso pane, siamo allineati. Sono 20 anni ormai... se non ci fosse stata sintonia col presidente non staremmo qui. Andiamo avanti per il prossimo ventennio? Dicono che abbiamo un carattere difficile? Ritengo che alla fine prevalga l'intelligente, nel nostro rapporto è prevalsa". 

Per ADL, sei soddisfatto dei 20 anni della tua presidenza? "Bilancio ultra-positivo, in un paese complicato, Napoli veniva descritta come ingovernabile ed il calcio a Napoli ha dimostrato che qui si può e si deve lavorare. Noi dobbiamo trasformare beni immateriali in qualcosa di industrialmente valida, contenuti, una palestra di grande allenamento. Con grande stupore quando andai da Carraro al secondo anno di C e dissi 'guardi presidente, secondo me qui non funziona questo, questo questo', lui mi guardò e mi disse 'lo dice lei?', ma perché 'non si può parlare?', e poi scoppiò Calciopoli. Il vecchio non èm ai stato superato dal nuovo, lo dico sempre da Veltroni nel '96 che cambiò le regole del gioco, concetto ribadito da Platini all'Uefa. Il calcio così ha sempre accumulato debiti, io che ho fatto tanti, ne ho acquisti e distribuiti, non ho mai fatto una lira di debiti ed è stato il mio mantra e sono riuscito a trasportare anche nel calcio. Ma quando si dice che il calcio italiano non va da nessuna parte è perché nessuno vuole andare in parti diverse. Tranne alcuni casi, i club non partecipano, per non parlare dei fondi, un disastro". 

Per Arnone, quali sono i suoi ricordi sul Napoli o sui giocatori? "20 anni sono tanti, sai quanti aneddoti. Ricordo la contestazione quando Quagliarella era in panchina e doveva andare vbia e Cavani in campo, Cavani fece due gol subito. Dissi allora non è solo bravo, ma anche fortunato. Come Napoleone sui generali, è bravo ok, ma è fortunato? Ricordo anche in Inghilterra, perdemmo sfiorando il pareggio, mia figlia Candida che piange con tua moglie, mi fermai e dissi 'il Napoli è entrato nella mia famiglia', fu una scelta che mi colpì molto. Come giocatori cito uno dimenticato, Zalayeta, l'azione più bella di cui parlo sempre con Reja, stop, tacco e la barriera a Milano non vide la palla. Fu un tocco alla Pelè straordinario, possono esserci tanti ricordi, senza nulla togliere alle vittorie, biricchinate sulla maglia... (ride, ndr)".

12.50 - Ancora sui 20 anni di presidenza di ADL: "Si è sempre detto che Napoli è un club di passaggio per i calciatori. Falso! Oggi non siamo solo un club che lancia campioni, ma anche un punto di arrivo. Campioni affermati vogliono venire, uno dei migliori allenatori del mondo ha fortemente voluto il Napoli. In una fase dove il calcio spende meno, il Napoli investe oltre 150mln di euro nel mercato estivo. Leggo che ADL è impazzito, tira fuori tutti questi soldi, ma l'altro anno dopo lo Scudetto sbagliammo gli acquisti ma mica spendemmo poco... e pure gli altri anni mica spendemmo poco. 150mln e passa sono alla base di un cambiamento totale. Se dico ripartiamo da zero significa rifondare e quindi investire. Questo è stato possibile grazie ad un modello di sostenibilità e pianificazione portato avanti dal 2004, in questo senso siamo l'unico baluardo ad un sistema calcio diventato finanza oggetto dei fondi, venduto ad interessi diversi da quelli originari. Un calcio che non rispetta le regole e falsa la competizione, noi invece abbiamo dimostrato che un altro calcio è possibile, vincendo lo Scudetto restando fedeli ai nostri valori. Siamo l'altra faccia della medaglia e così vogliamo restare. In questi 20 anni abbiamo lavorato anche per creare sviluppo su rinascimento napoletano, oggi Napoli è globale, il club dall'inizio ha dimostrato che qui si può lavorare con successo. Da anni enfatizziamo la bellezza della città ed il lato glamour, dal lato dell'auto-produzione delle maglie, non siamo solo una società sportiva ma anche un fashion brand che attira marchi internazionali. Terzo pilastro i diritti d'immagine, da 20 anni detenuti al 100%, dopo una prima fase dove abbiamo portato il club ai vertici in Italia ed in Europa, ora inizia la seconda fase spostando il focus anche su investimenti per consacrare l'azienda definitivamente. Il calcio Napoli sarà consacrato nella sua indipendenza, stiamo procedendo in una riorganizzazione aziendale come club europei, il comparto sportivo ed aizendale e competenze specifiche, per un'interazione di successo. Il secondo elemento è nelle infrastrutture: il nuovo centro sportivo, una casa unica a prima squadra e giovanili, lavorando come non abbiamo potuto fare sul territorio nella prima fase. Manifestato al Comune interesse su un'area già individuata e che necessita di bonifica che faremo a nostre spese. Un investimento anche nel vivaio. Il secondo elemento è l'acquisto e la riqualificazione del Maradona: c'è un gruppo di lavoro interno al club per lo studio di riqualificazione anche delle aree circostanze. Ai napoletani l'eredità di uno stadio funzionale, ma anche un'esperienza quotidiana unica con aree commerciali, interattive, di ristorazioni e museo. In attesa del via libera del Comune alla vendita dello stadio, ma siamo ottimisti: il Comune si libererà di un costo e regalerà alla città un'opera moderna per gli Europei. Se non fosse possibile, opereremo altrove, senza polemizzare, ma sto cercando di assicurare un nuovo stadio anche su nuove zone perché la data degli Europei si avvicina e bisogna rimodulare il Maradona o costruirlo altrove come quinto stadio degli Europei. Bisogna dare garanzie in breve tempo: mi sono anche domandato, devo dare il via ai lavori ed hanno già impegnato lo stadio per i concerti? Napoli è complicata da questo punto di vista. Un altro elemento è un'ulteriore internazionalizzazione, con una base di tifosi importante e vogliamo attivarla in breve tempo, stiamo per lanciando progetti per la nostra fanbase globale. Un futuro ricco di sfide e opportunità, avremo la vetrina del centenario e siamo pronti a stupirvi con effetti speciali degni dei migliori film. Sono presidente da 20 anni, ma lo spettacolo è appena cominciato. Posso promettervi che fino a quando gestirò il Napoli non indietreggerà mai di fronte a comportamenti predatori e interessi privati. A tutela anche dei giocatori e dei nostri tifosi... (applausi per l'emozione del presidente, ndr). Il più grande orgoglio è stato vincere rispettando regole e persone, continueremo sempre a competere con questi principi. Dissi che avevo intenzione di rilanciare la città anche grazie al calcio ed oggi ha attenzione globale anche col nostro supporto. Da qui parte un calcio libero, sostenibile ed innovativo".