Repubblica - Conte, l’accusa in diretta tv alla squadra è veemente: cosa voleva dire
Nel suo editoriale per il quotidiano Repubblica, il giornalista Antonio Corbo commenta le parole di Conte dopo la sofferta vittoria del Napoli contro il Genoa.
"Il primo tempo è il manifesto del calcio di Antonio Conte. Finalmente si sono registrati i cross, 2 reti di testa nei primi 23 minuti, netta superiorità nell’area del Genoa, rapido il passaggio alla fase difensiva talvolta con 10 giocatori sotto la linea della palla. Manuale di calcio flessibile, come predicava Van Gaal, nei beati anni Novanta di Ajax e Barcellona. Il divario tra un tempo e l’altro crea però un caso.Irrita Conte. Aveva raccomandato alla squadra di «non far rientrare il Genoa in partita». È successo il contrario. Dalla partita è uscito il Napoli.
L’accusa in diretta tv alla squadra è veemente. L’allenatore reagisce come dopo una plateale disobbedienza. Io l’avevo detto e voi avete fatto il contrario, questa la sintesi. Una più serena analisi porta forse a tre aspetti di una stessa causa. Il Napoli negli ultimi tempi ha rivelato un vizio strutturale. Si liquefa, se aggredito. Accade perché ha una lenta costruzione. Spesso con Sarri e Spalletti ha saltato il primo tempo, quasi sempre con l’Atalanta di Gasperini. Basta attaccarlo uomo contro uomo: si ferma, come un’auto bloccata dalle ganasce dei vigili. Ritrova poi memoria e fluidità nella ripresa, quando magari è già sotto di un gol".
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