Il Napoli domina l'Inter ed ora tutti ci credono: ecco perché anche Conte apre allo Scudetto
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La corsa Scudetto è ancora lunghissima e tutti dovranno fare i conti con il Napoli. Resta tutto invariato dopo la gara del Maradona, ma solo per quanto riguarda un discorso di classifica: la squadra di Antonio Conte esce più forte dallo scontro diretto, mettendo sotto la capolista dal momento dello svantaggio fino allo scadere quando al 95' sfiora persino il colpaccio con una doppia occasione e molto probabilmente invertendo l'inerzia mentale dopo l'ultimo periodo negativo. Il Napoli domina per larghi tratti e chiude con 1.95 di xG contro 0.32, 62% possesso, 19 tiri a 6 (4 a 1 nello specchio) e 12 angoli a 3. "Forza ragazzi, noi ci crediamo", finisce con il Maradona che rinuncia ai soliti cori per esprimere quella che è la sensazione generale in città dopo aver visto nuovamente il Napoli su ottimi livelli, chiudendo con un pareggio tutt'altro che banale considerando la grande reazione dopo un mese di flessione, con tre punti in quattro partite, peraltro andando sotto al primo (ed unico) tiro dell'Inter verso la porta.
Anche Conte ora si sbottona
"Oggi, a 11 gare dalla fine, una prestazione così nonostante le difficoltà ci deve far capire che se vogliamo noi ci siamo", la carica in conferenza stampa di Antonio Conte che per la prima volta si apre sul tema Scudetto. "Tutti avremmo firmato per trovarci in questa posizione ed ai ragazzi l'ho detto molto chiaramente, mancano 11 partite e abbiamo dimostrato nonostante tante difficoltà di tenere testa ad una squadra top come l'Inter e siamo stati anche migliori di loro. Ci deve dare tanta fiducia e ci deve far capire che dipende da noi. Siamo andati a guardare l'Inter negli occhi, dentro la loro area pressando alti, accettando l'uno contro uno dietro con 50 metri dietro al portiere. Questo ci deve far capire e ci deve responsabilizzare sapendo che se vogliamo, possiamo", il messaggio forte di Antonio Conte all'esterno, dopo averlo già fatto nello spogliatoio.
Perché ora tutti ci credono
Non solo per la grande prova che comunque può significare aver superato la flessione limitando i danni con un solo punto di distacco. Il Napoli nelle difficoltà, nonostante il timore di Conte nelle rotazioni, ha allargato la rosa: ha scoperto prima la fisicità e gli inserimenti di Billing e poi (riscoperto) l'intensità e le geometrie di Gilmour anche in coppia con Lobotka. Ed il doppio play tornerà utile anche col ritorno di Anguissa per costruire meglio da dietro contro squadre da pressing alto. Intanto il Napoli fa scorrere un'altra giornata, riavrà in condizione Olivera ed avvicina il ritorno di Neres (forse già col Venezia) ed il calendario è sulla carta un altro fattore a favore degli uomini di Conte: a differenza delle rivali il Napoli ha terminato gli scontri diretti e se resta lì per qualche giornata (Fiorentina e Milan al Maradona, Bologna fuori è l'ultima trasferta complessa sulla carta) poi nelle ultime sette avrà solo medio-piccole.
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