Il grande dubbio sul Napoli di Ancelotti: conferma o ritorno al passato?

Il grande dubbio sul Napoli di Ancelotti: conferma o ritorno al passato?TuttoNapoli.net
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mercoledì 4 luglio 2018, 18:10In primo piano
di Arturo Minervini

(di Arturo Minervini) - Come giocherà il Napoli di Carlo Ancelotti sul piano tattico? È il dubbio più grande legato alle scelte del nuovo allenatore, che in carriera ha da sempre mostrato grande duttilità su moduli e rotazioni di uomini. Con il passare dei giorni, e l’avvicinarsi a grandi falcate del ritiro a Dimaro, aumenta la curiosità per conoscere capire come sarà schierata la squadra: verrà confermato il 4-3-3 che ha caratterizzato l’epoca di Maurizio Sarri o ci sarà un ritorno al passato, in particolare al 4-2-3-1 che aveva invece contraddistinto l’epoca il biennio di Rafa Benitez?

Scelte probabilmente legate al mercato. Con l’imminente addio di Jorginho, il Napoli andrà a perdere il calciatore che aveva incarnato la mente dell’idea di calcio di Sarri, fulcro centrale irrinunciabile nel 4-3-3 partenopeo. Con l’addio del numero 8, direzione Manchester City, la rosa verrà privata di quel regista che dettava tempi e dinamiche di gioco ed al momento il Napoli non pare alla ricerca di un calciatore con le stesse caratteristiche (non lo è sicuramente Fabian Ruiz). Che ci sia la volontà di passare ad un centrocampo a 2? Che Ancelotti stia pensando di arretrare Marek Hamsik nella posizione di regista, soluzione già sperimentata sporadicamente da Sarri? Lo si scoprirà a breve, già dalle prime amichevoli che verranno disputate in Trentino.

Opzione ‘Alberto di Natale’. Lo schema tanto caro a Silvio Berlusconi ai tempi del Milan di Ancelotti, analizzando anche le caratteristiche dei calciatori in rosa, potrebbe diventare spendibile anche in questo Napoli. Un 4-3-2-1 con tante possibili varianti e magari Milik a fungere da unico riferimento centrale con Insigne-Mertens e Callejon-Verdi a giocarsi sempre una maglia da titolare alle sue spalle. Ipotesi che restano, al momento, di pura fantasia perché sarà il campo a dare ad Ancelotti quelle indicazioni fondamentali per formare un orientamento convinto sul tema e cancellare qualche assurda voce su presunti dissidi tra il nuovo tecnico ed Aurelio De Laurentiis. È il grande problema delle lunghe pause: generano riflessioni che spesso sono il frutto della noia. Una noia che porta a fare supposizioni bizzarre, che non fanno altro che danneggiare un ambiente che, al contrario, ha l’assoluto bisogno di compattarsi attorno al nuovo tecnico.