Conte in conferenza: “Meritavamo noi ed ora fiducia! 11 partite, ora se vogliamo possiamo!”
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Al termine del match pareggiato con l'Inter, il tecnico del Napoli Antonio Conte interverrà nella sala conferenze dallo Stadio Diego Armando Maradona per rispondere alle domande della stampa. Su Tuttonapoli.net, come di consueto, la diretta testuale della conferenza stampa.
20.54 - Inizia la conferenza stampa.
Non è stato influente per la classifica, ma forse avete ritrovato tante certezze. È un risultato giusto per lei?
"La partita era influente per la classifica, perchè vincendo mettevi tre punti, pareggiando ne abbiamo messo solo uno. Quindi la partita era influente non solo dal punto di vista della classifica, potrebbe essere influente anche dal punto di vista di personalità. Oggi, a 11 partite dalla fine, ad un punto dalla testa della classifica, dopo una prestazione come quella di oggi e come contro la Juventus, ci deve far capire che nonostante le grande difficoltà che stiamo avendo in quest'ultimo periodo, se vogliamo noi ci siamo. Questo è il messaggio che deve passare molto chiaro, prima a noi stessi, poi all'esterno. Magari all'esterno, sia per convenienza, per mettere pressioni o per altre situazioni, si voleva già far passare questo messaggio. Io dico che oggi a 11 giornate dalla fine ci troviamo in una posizione dove tutti avremmo firmato per trovarci, soprattutto che calcolando che iniziavamo un anno cambiando tanto e costruendo. I ragazzi devono sapere, glielo detto molto chiaramente, che mancano 11 partite e che abbiamo dimostrato nonostante tante difficoltà che anche oggi abbiamo tenuto testa contro una squadra top come l'Inter. Top perchè è una squadra costruita in maniera importante non solo a livello di rosa ma anche dentro la partita, c'è chi calcia le punizioni, chi colpisce di testa, oggi è il loro 19esimo gol da calci fermo, è una squadra costruita nel tempo e difficile da battere. Aver dimostrato di aver tenuto testa e secondo me di essere stati anche migliori stasera, ci deve dare tanta fiducia e ci deve far capire che dipende da noi se perdere le partite con un secondo tempo scialbo, come fatto a Como dove ci hanno sovrastato nella voglia di vittoria, cosa che non ho tollerato per tutta la settimana, o se siamo questi. Una squadra che ha coraggio, che è andata a guardare l'Inter negli occhi dentro la sua area pressando alti, accettando l'uno contro uno e 50 metri dietro al portiere, creando diverse situazioni per fare gol e soprattutto trasmettendo emozioni. La cosa più bella per me è quando la mia squadra riesce a trasmettere emozioni ai nostri tifosi, oggi credo che abbiamo trasmesso grosse emozioni al nostro tifoso. Questo ci deve far capire e ci deve responsabilizzare sapendo che se vogliamo, possiamo".
Sei più rammaricato per i tre punti mancati o più felice per la consapevolezza di questo gruppo che lotta fino alla fine?
"E' inevitabile che prima della partita venivi da una sconfitta contro il Como, c'erano delle defezioni e se n'è aggiunta un'altra, diciamo che l'aria che tirava e si respirava era abbastanza strana, poco positiva nei nostri confronti. Oggi siamo stati bravi a ribaltare questa situazione e a far vedere che non ci vogliamo arrendere difronte a niente, anche alle difficoltà. La prestazione di oggi è stata importante, così come contro la Juve. A dimostrazione che dopo sette mesi di lavoro c'è una base che ha bruciato anche tante tappe. C'è la possibilità di poter inserire qualcuno che è arrivato a gennaio, perché c'è voluto anche un tempo di adattamento e una reattletizzazione di alcuni. Cercheremo di recuperare gli infortunati, perchè sarà importante. L'obiettivo nostro è quello di stare uniti fino alla fine e di cercare di rompere le scatole. Ve l'ho detto già ad inizio anno: l'obiettivo del Napoli è quello di rompere le scatole fino alla fine, l'ho detto ai calciatori. So di avere dei ragazzi splendidi che sanno che il secondo tempo col Como non mi è piaciuto, lo sanno molto bene".
Cosa significa questo secondo tempo, forse il migliore dell'anno, per il Napoli?
"Si soprattutto perchè è arrivato difronte ad una squadra come l'Inter, che ribadisco è nettamente la più forte in Italia e molto competitiva anche in Europa. E' un merito che va dato a loro, perchè sono stati bravi a costruire, le squadre si costruiscono col tempo. Hanno dei battitori come Dimarco e Calhanoglu e dei colpitori di testa come Dumfries, Thuram, Lautaro, Bisseck, chi più ne ha più ne metta, anche un semplice fallo laterale o un angolo diventa un rischio. Quindi oltre alla capacità tecnica e tattica sono molto forti e attrezzati, quindi aver fatto questa prestazione e in questa maniera andando anche sotto, ci deve dare tanta fiducia e tanta autostima. Al tempo stesso dobbiamo capire che se vogliamo, possiamo. Volere significa mettersi lì e continuare a lavorare e pedalare molto di più degli altri e quindi continuare ad alzare il livello. Oggi essere lì a 11 partite dalla fine deve essere sicuramente un motivo d'orgoglio e soddisfazione. Ma soprattutto per me, trasferire e trasmettere emozioni al nostro tifoso deve essere per i nostri ragazzi la cosa più bella, al di là del risultato".
21.03 - Termina la conferenza stampa.
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