Anguissa: “Conte è fantastico, mi ha chiesto 8 gol! Scudetto? Non guardo le altre! Sul Genoa e Vieira…”

Anguissa: “Conte è fantastico, mi ha chiesto 8 gol! Scudetto? Non guardo le altre! Sul Genoa e Vieira…”TuttoNapoli.net
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di Francesco Carbone
Oggi in esclusiva su CRC, la radio partner della SSC Napoli, è intervenuto il centrocampista azzurro Frank Zambo Anguissa.

Oggi in esclusiva su CRC, la radio partner della SSC Napoli, è intervenuto il centrocampista azzurro Frank Zambo Anguissa.

Di seguito le sue parole: Gol a Udine? È una giocata che proviamo in allenamento, così come proviamo tante altre cose. Sono contento di aver segnato e di averlo fatto con una vittoria. Quando gioco non penso a fare gol, la cosa più importante è che la squadra vinca. Il centrocampista oggi deve fare tutto e questo è ciò che provo a fare: il mister mi dice che devo segnare ancora di più e fare otto gol a stagione. Per me non è la priorità, sono contento quando segno, ma la squadra viene prima di tutto.

Genoa? Non vi posso dire che la partita di sabato sarà in un modo o in un altro, perché io mi preoccupo prima di quello che dobbiamo fare noi. La cosa importante è essere concentrati sulle nostre giocate e sull’assetto tattico che prepariamo con il mister: è questo che può cambiare la partita. Dobbiamo essere focalizzati su ciò che dobbiamo fare: noi dobbiamo decidere la partita. Da questo punto di vista, vi dico che il Napoli deve essere una squadra che vince contro chiunque. Sabato sarà una partita che andremo a giocare per vincere.

Vieira? Mi piace molto come uomo, ci siamo visti anche a Londra. Era l’allenatore del Crystal Palace e mi voleva lì. Mi piace parlare con lui, perché ha tante idee, e mi piace tanto sotto il profilo umano. Sarà un piacere rivederlo sulla panchina del Genoa, ma spero comunque che vinciamo noi la partita. È uno bravo.

Qual è la squadra più forte? La verità è che non guardo il calcio, lo vivo. Io gioco partita dopo partita, non mi interessa quello che fanno le altre squadre. Non ho guardato la partita dell’Inter né quella dell’Atalanta, io gioco per vincere le nostre partite. Poi alla fine faremo i conti. Guardo solo i video con il mister quando prepariamo i match: questo è il mio modo di prepararmi ad una gara. Penso che siano squadre forti: l’Atalanta sta facendo benissimo, l’Inter è molto forte, la Juve, il Milan. Ma non le guardo, non posso mentire. Penso che il Napoli oggi sia una squadra che conta e che può vincere: dobbiamo pensare solo a questo.

Conte mi chiede di non essere pigro. È un allenatore fantastico, non posso dire niente di diverso. Chiede sempre il 200% per le nostre prestazioni. Le richieste tattiche variano in base alla partita e agli avversari. Mi chiede di avere personalità, di lavorare bene tecnicamente. Bisogna avere la qualità giusta per fare quello che chiede l’allenatore: era così con Spalletti e lo è anche con Conte. Oggi mi ha detto di segnare di più e nella testa mi dico di fare quello che mi chiede l’allenatore. Il ruolo poi può cambiare partita dopo partita.  

Segreto per essere la miglior difesa? Difendere insieme. Conte pensa molto all’aspetto difensivo, ma non solo al reparto. È tutta la squadra che difende insieme ed è tutta la squadra che attacca insieme. La filosofia sua è sempre stata così. Proviamo tutti insieme, da Lukaku a Meret, a difendere insieme.

Lobotka? Già come persona lo amo, non parla mai, è sempre tranquillo e si vede anche sul campo. Non ha mai paura di fare cose che in pochi farebbero. Ci troviamo ad occhi chiusi. È facile giocare con giocatori con così tanta qualità. Siamo tutti amici, ma con lui è speciale sul campo.

Gilmour e Mc Tominay? Per me sono due giocatori veramente forti e bravi ed anche per quanto riguarda l’aspetto umano sono ottime persone. Per me il lato umano è molto importante, dico sempre che dopo il calcio c’è la vita. Vengono da un altro campionato, Gilmour ha bisogno di giocare di più. Scott abbiamo visto che ha tanto qualità, può segnare tanti gol, aiuta sempre la squadra. Hanno la qualità per giocare al Napoli. Siamo una squadra in cui ci aiutiamo tanto tra di noi, anche chi gioca di meno”.