La follia social e l’esposizione delle bufale: è caos Cavani
(di Arturo Minervini) - Basta solo nominarlo, che già la temperatura diventa ancor più rovente. È l’estate del Matador, di una suggestione che si nutre con indiscrezioni, racconti, visioni e perché no, anche con quel pizzico di immaginazione che può accompagnare un momento a tratti onirico come quello della campagna acquisti. Il calciomercato è fatto per sognare nuove fiamme o per sperare di riabbracciarne qualcuna del passato. È un gioco che ha poche regole e poche certezze, ma che merita comunque di essere trattato con rispetto.
Chimera o forse no. Quello che sta generando Edinson Cavani è qualcosa con pochi precedenti della storia, generando un ‘hype’ degno della serie tv più attesa. C’è chi lo ha avvista in qualche posto sperduto, chi ha parlato con un amico di un amico, chi ha letto il suo nome sulla lista dei prenotati per un volo per l’Italia. È il mercato ai tempi dei social, dove tutti vogliono diventare protagonisti e dove tutti provano a dare il proprio contributo agli eventi. Accade così che l’hashtag #EdiTorna diventi in poche ore un vero e proprio cult su Twitter, irrompendo tra le tendenze top del social network. C’è chi fa promesse assurde, chi propone una sorta di azionariato popolare per restituire a Napoli il suo Matador. È una parte romantica del calcio, velata da quel pizzico di illusione che può accompagnare un sogno di una notte di mezza estate. Cosa c’è di male?
Da una parte ci sono i sogni dei tifosi, dall’altra chi prova a fare informazione. Il calciomercato è campo minato, terreno con molte insidie ma nessuno può osare mettere in discussione il lavoro di chi prova a dare il proprio contributo con serietà. Opportuno, dunque, sottolineare il fastidio assoluto nel leggere il messaggio dato in pasto dalla SSC Napoli ai famelici naviganti su Twitter che marchiava come ‘Bufale’ alcune indiscrezioni di alcune testate. Il rispetto dei ruoli è uno dei segreti affinché un sistema resti in piedi, altrimenti l’ingranaggio rischia di saltare. La SSC Napoli farà il mercato che vorrà fare (che la stampa giudicherà in base alle attese) e la stampa proverà ad anticiparne le mosse lavorando con i propri informatori. Senza che nessuno sminuisca il compito dell’altro. Alla fine si tireranno le somme e la gente (sovrana, in ogni caso) sarà libera di avere la proprio opinione sulle scelte del club e sugli operatori del settore.
Febbre Cavani. Chiarito questo punto fondamentale, è interessante analizzare il fenomeno sul piano sociale. La capacità di catalizzare emozioni ed energie da parte di un calciatore che in tre anni è riuscito a lasciare un segno profondissimo. Quel segno che potrebbe restare isolato o, magari, proseguire con un clamoroso ritorno. Cavani no, Cavani sì, Cavani chissà: il tempo darà il responso definitivo.
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