Inler, un addio dal sapore amaro: dalla maschera di leone a quella cifra che ha condannato lo svizzero

Sarebbe bello, anche solo per un istante, provare a cambiare le regole del gioco, stravolgendo lo scorrere del tempo, il susseguirsi delle cose, il percorso tracciato dal destino. Immaginate di tornare all’estate del 2011. Immaginate soprattutto che Gokhan Inler sia ancora un calciatore dell’Udinese. Uno dei tanti, un centrocampista come tutti. Come d’incanto, un giorno di metà luglio, il Napoli ne annuncia l’acquisto. Prima di allora nessuno aveva mai pronunciato il suo nome. Nessun giornale, tv, radio, dirigente, presidente. Un colpo improvviso, inaspettato. Costo dell’operazione? 8 milioni di euro, oppure 10 bonus compresi. Fosse andata realmente così, oggi in molti avrebbero rimpianto – e forse disapprovato – l’addio del centrocampista svizzero.
Inler ha vissuto per quattro anni col fardello di essere stato pagato 18 milioni. Vittima di sé stesso, del suo valore, di quella cifra che in un attimo, inconsciamente, ha acuito aspettative, speranze, pressioni. Inler è stato un acquisto chiacchierato e costosissimo, una telenovela infinita con quel finale assurdo. Una maschera da leone per presentarsi alla stampa, per rendere ancora più rumoroso il suo arrivo a Napoli. E in campo, ad ogni giocata, il peso delle responsabilità, la consapevolezza di non poter fallire, l’eco di un’operazione che avrebbe dovuto cambiare il destino del centrocampo azzurro. In pochi hanno avuto la lucidità di giudicare Inler per ciò che era realmente. Un buon giocatore, un ottimo tiratore dalla distanza, un mediano fisico ma lento, di quelli bravi ad impostare ma inetti nel difendere, nel seguire i centrocampisti avversari, nel rientrare quando la squadra era allungata. Ci si aspettava un Pirlo dai polmoni d’acciaio oppure un Gattuso dai piedi d’oro. Invece Inler ha deluso le aspettative. O forse no, dipende, perché le visioni sono diverse e nessuno parla mai della stessa prospettiva. Ad esempio, lo svizzero rimarrà uno dei più forti mediani che il Napoli di De Laurentiis abbia mai avuto, di gran lunga superiore ai vari Blasi, Pazienza, Yebda, David Lopez e forse anche Gargano. Ma questa è un’altra storia. Inler è stato pagato 18 milioni e verrà ricordato soprattutto per questo.
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