FOCUS - I primi calci in Cina, la passione condivisa con Kvara e la duttilità: tutto su Jens Cajuste
Il Napoli ha il suo vice-Anguissa: Jens Cajuste, centrocampista classe '99, sta sostenendo le visite mediche e presto si aggregherà alla squadra nel ritiro di Castel di Sangro. Un profilo seguito da diverso tempo, per il quale c'è stata una forte accelerata nelle ultime ore. Rudi Garcia, molto attento alla Ligue 1 da buon francese, l'ha apprezzato nell'ultima stagione al Reims, quella della consacrazione, dopo un anno di apprendistato: 31 presenze, tre gol, un assist e uomo-chiave della formazione rémois.
Alto e strutturato, ma rapido e funambolico: una rarità
Ma chi è Jens Cajuste? Partiamo dall'aspetto tecnico, che poi è quello che maggiormente interessa e che più di tutti ha pesato nella scelta di De Laurentiis, Meluso e il capo dello scouting Micheli. Proprio quest'ultimo è stato letteralmente folgorato dalle sue qualità, perché il centrocampista svedese è un profilo completo. Alto 188 centimetri, non è soltanto un mediano di rottura. Anzi, quando ha il pallone tra i piedi (e gli piace averlo), sa essere funambolico e rapidissimo, in barba all'imponente struttura fisica. In Ligue 1 è risultato tra i migliori centrocampisti per palle recuperate, grazie a una forte aggressività che lo induce a difendere sempre correndo in avanti, ma senza perdere mai la posizione. Proprio come da richiesta di Garcia.
Non solo vice-Anguissa
Dai vari highlights che si trovano in giro, si può notare oltre a un buon dribbling la capacità di ragionare in fase di possesso e quand'è sotto pressione: pianta del piede sul pallone e via all'indietro, a mo' di moonwalking, un po' come vediamo spesso fare a Lobotka. Ecco, Cajuste può essere al Napoli un'alternativa anche allo slovacco. Il suo idolo da bambino era Andrea Pirlo, poi con l'avanzare dell'età si è innamorato anche di Busquets. Li ha studiati - ha dichiarato in una vecchia intervista - per crescere dal punto di vista tecnico e della posizione da ricoprire in campo. Mezzala sì, dunque, ma all'occorrenza anche vertice basso nel 4-3-3 di Garcia. E non è finita qui: nel primo anno al Midtjylland, club danese da cui il Reims l'aveva acquistato, si è disimpegnato molto bene anche da terzino destro. Insomma, un profilo duttile, una dote molto apprezzata nel calcio moderno e che avrà colpito anche il Napoli.
Mezzo statunitense, mezzo svedese ma cresciuto in Cina. E una passione in comune con Kvara
La storia di Cajuste è particolare. Nato in Svezia da padre statunitense e madre svedese, all'età di 6 anni si trasferisce in Cina, causa lavoro di papà. Prima a Luoyang, dove prende le prime lezioni di cinese (oggi parla fluentemente tre lingue: inglese, svedese, cinese e pure un po' di francese), poi a Pechino. Ed è lì che comincia a giocare a calcio, al Beijing Sports e all'Yueye, facendosi apprezzare nei principali tornei giovanili dell'Asia. Rientrato in Svezia, entra nel settore giovanile dell'Orgryte e nel 2018 si trasferisce in Danimarca, al Midtjylland, la vetrina sul calcio dei grandi. Frequenta abitualmente gli Stati Uniti, specialmente New York, dove vivono suo fratello e sua sorella. E come ogni americano che si rispetti ha la grande passione per l'NBA: tifoso dei Golden State Warriors e di Steph Curry, proprio come il suo nuovo compagno di squadra Khvicha Kvaratskhelia. Con la speranza di avere un'altra cosa in comune col georgiano: un impatto clamoroso con la Serie A. Gli ingredienti per sperarci ci sono tutti.
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