Fatturato, esperienza, episodi: gli alibi dei perdenti usati per deridere Sarri diventano realtà per la Juve

(di Arturo Minervini) - C’è stato un tempo in cui si è creduto davvero che la terra fosse piatta. E tutti non avevano motivo di dubitare il contrario. Perché spesso la versione ufficiale è quella che si impone alla massa, che la recepisce come vera. Accade però che la storia sia come una piega nel tempo e non sempre è controllabile. Quello che hai sempre affermato per denigrare il tuo avversario, diventa improvvisamente il tuo slogan, il modo per superare una sconfitta imbarazzante per dimensioni e modalità. Così Massimiliano Allegri e l’ambiente Juve ha invocato elementi che spesso sono stati utilizzati per attaccare, quasi deridendolo, Maurizio Sarri. Ed invece…
A fine gara Allegri parla di “Episodi sfortunati” e di “Una squadra più forte che ha Ronaldo che vince le partite da solo” e che la Juve ha ancora tanto per colmare quel gap che esiste con le grandi potenze d’Europa. Come d’incanto, come se non se ne fosse già accorto a Cardiff, il tecnico bianconero vede concretizzarsi quei concetti che Sarri ha più volte ribadito per spiegare quanto sia complesso per il Napoli lottare ad armi pari pari con la Juventus.
Che il fatturato di un club, nel lungo periodo, incida chiaramente sulla possibilità di allestire una squadra competitiva è un dato oggettivo con il quale ci si deve confrontare senza nascondersi. Se il Real Madrid fattura più di 700 milioni contro i 400 della Juve, è palese che i bianconeri partano indietro in uno conforto diretto. Discorso esportabile anche al nostro campionato e che rende ancora più onore al cammino della squadra di Sarri.
Esperienza ed episodi. Insigne sbaglia l’impossibile, Milk stampa il pallone sulla traversa, così come Calhanoglu a Torino contro i bianconeri. Episodi che fanno parte della storia di un campionato e che lo condizionano. Se ne parlasse Sarri, sarebbero i soliti alibi da perdente. Se lo dice Allegri, dopo una gara dominata dal primo all’ultimo minuto dal Real Madrid, tutti abbassano la testa e magari gli danno pure ragione. È come la storia della terra piatta, di certe versioni ufficiali che la stampa ufficiale non può provare a smentire.
La debacle della Juve in Champions League racconta alla perfezione la struttura di questo calcio, dove prima di tutto vincono i più ricchi. Con le sue idee, e con la progettazione di Aurelio De Laurentiis, il Napoli è riuscito ad accorciare l’enorme divario creato dall’aspetto economico, ma è chiaro che si tratti sempre di una guerra tra Lillipuziani ed il gigante Gulliver. La lezione portata a casa dopo lo show allo Stadium di Cristiano Ronaldo è che, parafrasando Luciano De Crescenzo, si è sempre Lillipuziani di qualcun altro. Quindi, prima di attaccare Sarri, pensate che alla fine mettendo piede fuori dai confini vi trovate proprio nella sua stessa condizione…
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